Vittorio Da Rold, Il Sole 24 Ore 1/4/2014, 1 aprile 2014
ATENE CORRE AI RIPARI PER SPINGERE I CONSUMI
ATENE. Dal nostro inviato
L’ultimo dato disponibile sull’inflazione in Grecia è quello di febbraio: -1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma anche a gennaio i prezzi erano calati dell’1,3% rispetto a un anno prima.
Secondo le ultime stime della Commissione europea, i prezzi in Grecia sono calati dello 0,8% nel 2013 e caleranno dello 0,4% nel 2014 per salire dello 0,2% nel 2015. «Il calo dei prezzi è dovuto alla debolezza della domanda e all’implementazione della riforma del mercato dei prodotti», ha spiegato il rapporto Ue.
«La Grecia è in una situazione molto particolare. La sua economia sta subendo un importante aggiustamento per recuperare competitività e il calo dei prezzi è parte di questo processo», hanno fatto sapere fonti della Commissione europea. L’importante è che la Grecia, una volta recuperata la competitività, non cada nella trappola giapponese di un quindicennio perduto.
Atene quindi è in deflazione e se ne sono accorti i grandi gruppi commerciali, come il gigante francese Carrefour - la seconda catena al mondo nel settore della grande distribuzione dopo la statunitense Walmart - che ha abbandonato recentemente il mercato greco, vendendo la propria rete di 800 supermercati a un partner commerciale greco, la famiglia Marinopoulos. La decisione è stata presa perché secondo i francesi le prospettive di medio-lungo termine del mercato ellenico non sono più ritenute interessanti con i consumi in frenata ancora per molto tempo. Certo i turisti sono aumentati e questo potrebbe aiutare a far riprendere i consumi e le vendite con l’arrivo della bella stagione. Il governo Samaras ieri ha concesso deroghe per aprire i negozi la domenica in alcune zone ad alta densità turistica, un elemento per far incrementare i consumi che languono.
Il Governo ha recentemente pubblicato la direttiva che dal 1° settembre consente ai supermercati greci di tenere sugli scaffali anche i prodotti etichettati «da consumare preferibilmente entro» dopo la data di scadenza. La merce di questo tipo è collocata in spazi separati dagli altri cibi ed è venduta per un periodo limitato e con forti sconti. I prodotti con giorno e mese di scadenza potranno rimanere in vendita nell’area "promozioni" per una settimana dopo la data, quelli con mese e anno per un mese e quelli con un limite legato solamente all’anno per tre mesi.