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 2014  marzo 29 Sabato calendario

IL 2014? RICCO DI IPO IN TUTTO IL MONDO


Il primo trimestre del 2014 lascia presagire un’intensa attività di ipo per tutto l’anno. Secondo le previsioni, il mercato continuerà a seguire la traiettoria positiva delineata tra gennaio e marzo, si legge nell’ultimo rapporto di EY sui collocamenti in borsa a livello mondiale. Nei primi tre mesi dell’anno le quotazioni sono state 239 per un totale di 44,3 miliardi di dollari raccolti. L’intervallo temporale è stato il migliore dal 2011. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si è avuto un incremento del 47% in termini di operazioni e dell’82% di capitale raccolto. In particolare, con una raccolta di 18,5 miliardi gennaio (mese in cui ci sono state 101 quotazioni) ha fatto registrare l’importo mensile più alto degli ultimi dieci anni.
«La combinazione di indici equity in crescita e bassa volatilità pone il mercato globale in condizioni di partenza favorevoli. I numeri registrati nel primo trimestre possono essere segnale di un elevato livello di attività almeno per la prima metà del 2014», ha spiegato Paolo Zocchi, strategic growth market leader di EY Med, che sottolinea come, «sconvolgimenti geopolitici a parte, i fondamentali economici sono buoni e la liquidità globale ingente, due elementi che favoriranno le quotazioni».
La parte del leone è giocata dall’Asia. Nei primi tre mesi dell’anno sulle borse di quell’immenso continente ci sono state 103 ipo (il 43% del totale) per una raccolta di 16,9 miliardi di dollari (38% del totale). Sulle piazze asiatiche sono state realizzate sette delle 20 maggiori quotazioni del trimestre, tra cui spicca quella di Hk Electric Investments a Hong Kong. La società, che fa capo a Li Ka-Shing, ha dominato il trimestre con 3,1 miliardi, spiega il documento di EY. L’operazione è arrivata proprio durante un mese di gennaio «particolarmente intenso».
Elementi chiave per le offerte pubbliche iniziali del primo trimestre 2014 sono stati il private equity e il venture capital, protagonisti nel 33% delle operazioni. La combinazione di prezzi vantaggiosi e solide performance postquotazione sono segnale che i finanziatori «stanno indirizzando proattivamente le società verso la quotazione.
Per capitale raccolto singolarmente, la borsa di New York e il Nasdaq si confermano prima e quinto. In totale con 68 operazioni le due borse hanno realizzato 11,6 miliardi. Gli Stati Uniti continuano a raccogliere ipo da tutto il mondo, Gli stranieri contano per il 16% delle quotazioni negli Usa, vale a dire 11 operazioni per 1,9 miliardi. All’orizzonte nei prossimi mesi si intravedono «quotazioni miliardarie», in particolare con i colossi dell’e-commerce cinese Alibaba e Jd.
Nell’area Emeia, che raccoglie Europa, Medio Oriente, India e Africa, a guidare i giochi è il Regno Unito. Il totale in Europa è stato di 42 ipo nei primi tre mesi di quest’anno. Di queste, 17 in Gran Bretagna, cinque in Francia e tre in Svezia. L’Italia è a quota due. Positivi sono anche gli scenari mediorientale e africano, che sfruttano lo slancio registrato nel 2013.
Se infine si guarda ai settori, in termini di operazioni domina la sanità con 48 matricole, il 20,1% del totale, mentre sul versante del capitale raccolto le 16 operazioni del settore energia hanno raccolto 7,8 miliardi, pari al 17,8% totale.