Franco Bechis, Libero 29/3/2014, 29 marzo 2014
SONO RAZZI NOSTRI
Di fare il semplice peone è già stanco. Non erano in molti a pronosticare un anno fa che Antonio Razzi sarebbe stato candidato in questa legislatura da Silvio Berlusconi. Però lui è incontentabile: pensa di potere raddoppiare quell’in - carico. Come? Ha una voglia matta di candidarsi alle prossime europee. E giorno dopo giorno assedia quelli che secondo lui il Cavaliere ascolta di più. Ripetendo sempre lo stesso discorso: «Ma scusa, si dice che servono tutti i boss delle preferenze per Forza Italia. Giusto: e chi è più popolare di me grazie all’imitazione settimanale che fa Maurizio Crozza? Io sono amato e conosciuto da tutti. Porterei una valanga di voti…». In sé l’imitazione di Crozza non ha questa equazione, e ne sa qualcosa il povero Pierluigi Bersani a cui non portò grande fortuna. Ma che Razzi sia in piena autopromozione è vero. Ne sanno qualcosa tutti i suoi colleghi senatori che si sono visti recapitare in casella una una t-shirt con il suo faccione stampato al centro. Sopra la sua frase preferita, e lievemente trasformata «Fatti i Razzi tuoi…».