Loretta Napoleoni, il venerdì 28/3/2014, 28 marzo 2014
L’ITALIA E ULTIMA IN EUROPA: LO DICE L’INDICE DEL TELEFONINO
Gli italiani ormai fanno a meno anche del telefonino, questa la riflessione che molti fanno di fronte alla decisione della Vodafone di investire 25 miliardi di dollari nella telefonia in Germania e Spagna, ma non in Italia. Vodafone ha infatti assorbito la tedesca Kabel Deutschland, che le è costata 10,5 miliardi di euro, e all’inizio di marzo ha completato l’acquisizione della spagnola Grupo Corporativo Ono SA per un valore di 7,2 miliardi di euro.
Il mercato italiano non fa gola a nessuno e il motivo è presto detto: è il meno dinamico in Europa, tanto che nell’ultimo trimestre 2013 il numero degli utenti si è ridotto del 17 per cento. Vodafone Italia ne sa qualcosa: nello stesso periodo le sue entrate medie mensili per utente sono scese a 13,3 euro dai 16,2 dell’anno precedente. Anche le utenze dei telefonini si sono contratte: 21,9 milioni di unità contro le 22,6 dell’anno precedente, soltanto il numero dei clienti della banda larga è salito di 300 mila unità.
Vodafone Italia non è l’unica impresa a risentire della recessione italiana, nel 2013 Telecom Italia ha perso 674 milioni di euro e nessuno sa come farà a coprire le passività in bilancio. Anche l’indice del telefonino conferma quello che molti intuiscono, che le cose a casa nostra vanno peggio che altrove.
Il mercato della telefonia in Europa non è in crisi ma in fase di consolidamento e Vodafone ne approfitta per mettere le mani su alcuni gioielli. L’acquisto di Ono le porterà 1,9 milioni di utenti e servizi complementari che permetteranno di far concorrenza in Spagna a Telefonica e Orange. La fusione produrrà anche un risparmio di circa 2 miliardi di euro e maggiori entrate per 1 miliardo. Scenari simili, per ora, in Italia non sono proprio possibili.