Emanuele Mastrangelo, Dagospia 26/3/2014, 26 marzo 2014
Trentatre anni, volto angelico, occhioni blu e fisico mozzafiato. Nonché un curriculum di tutto rispetto come magistrato in Crimea
Trentatre anni, volto angelico, occhioni blu e fisico mozzafiato. Nonché un curriculum di tutto rispetto come magistrato in Crimea. Natalia Vladimirovna Poklonskaja dall’11 marzo scorso è il nuovo procuratore generale della Crimea, ma soprattutto è diventata un mito su internet con una fanpage non ufficiale su Facebook che in due settimane ha raccolto oltre centomila "mi piace". La sua apparizione televisiva, bionda e bellissima e soprattutto in uniforme, ha scatenato migliaia di internauti. Xb QcDXb QcD I video della conferenza stampa su Youtube hanno raggiunto cifre di clic a cinque zeri e soprattutto in estremo oriente moltissimi hanno immediatamente colto i paralleli con i personaggi di manga e anime giapponesi che le somigliano. Così lei stessa, in brevissimo tempo, è diventata su internet una "waifu", un personaggio da manga verso cui gli ammiratori nutrono sentimenti e attrazione, al limite dell’amore platonico. Il cosiddetto "moe". Fra omaggi, ironia e qualche critica politica (poche, per la verità), Natalia è balzata alla ribalta di internet con meme (cioè immagini-tormentone come quella che recita "Annette la Crimea. E il tuo cuore") caricature, ritratti fantasy, sexy, eroici o sentimentali, fotomontaggi. Perfino Wikipedia non è riuscita a sottrarsi all’ondata di moe per Natalia, e le voci che riguardano il nuovo procuratore generale della Crimea, compresa quella in italiano, non sono illustrate con una sua foto ma con una fan-art in perfetto stile manga. Wikimedia Commons, il serbatoio multimediale dei progetti Wiki, ha addirittura una categoria dedicata a Natalia, contenente esclusivamente ritratti del biondo procuratore in versione moe, finora oltre una dozzina. Natalia Poklonskaya by kuroNatalia Poklonskaya by kuro Il suo successo è iniziato immediatamente dopo l’apparizione televisiva e poi su Youtube. Appena quattro giorni dopo veniva lanciata la prima discussione su di lei sul forum malese lowyat.net, dove comparivano le prime fan-art in stile manga (la prima, il 16 marzo, di provenienza cinese, da weibo.com). Il 17 marzo nasceva la sua pagina non ufficiale di Facebook (che in sole 24 ore guadagnava oltre 1.400 "mi piace") e finalmente il 18 Natalia era diventata protagonista di una discussione su 4chan, l’immenso channel dove nascono la gran parte dei fenomeni di costume internettiani. A fare la fortuna di Natalia anche il soprannome russo, nyasha, una crasi fra il diminutivo Natasha e l’onomatopea giapponese "nyan" (miao), già usato da tempo nelle comunità russofone di internet per definire le ragazze carine, waifu o reali che fossero. NATALIA POKLONSKAYANATALIA POKLONSKAYA E nella vita reale Natalia è una di quelle "tough girl" che fanno tanto moe per gli appassionati di fumetti: patriota e antinazista dichiarata, divorziata e madre di una bambina, Natalia Poklonskaja ha accettato il posto di procuratore dopo che quattro giudici maschi prima di lei avevano rinunciato. NATALIA POKLONSKAYANATALIA POKLONSKAYA Di fronte alle sommosse dello scorso gennaio aveva dato le dimissioni da magistrato in polemica con Kiev, dichiarando che era "una vergogna vivere in un paese dove i banditi possono circolare liberi per le strade". L’11 marzo, poi, le autorità della Crimea secessionista l’hanno richiamata a coprire il ruolo di procuratore generale, cosa che in Ucraina le è costata un’incriminazione per complicità in golpe. A Kiev, di moe per Natalia non ne circola molto...