Valerio Cattano, Il Fatto Quotidiano 28/3/2014, 28 marzo 2014
GLI 007 PIÙ ARMATI (E PASTICCIONI) DEL MONDO
DIMENTICATE CLINT Eastwood che interpreta l’agente votato al sacrificio pur di salvare la vita al suo presidente (In the line of fire). Oppure il coraggioso funzionario del Secret Service che si butta sul presidente Reagan per fargli schivare le pallottole sparate da uno squilibrato (1981). Gli agenti del reparto che tutelano il numero uno della Casa Bianca sono in crisi: l’ultima notizia che nuoce alla loro immagine è giunta alla vigilia della visita di Obama a Roma: tre agenti del Counter Assault Team, fra cui un team leader sono stati rispediti a casa dopo una mega sbornia presa ad Amsterdam. Per loro si profila il licenziamento. La vicenda ricorda l’altro scandalo – a base di alcol e prostitute – avvenuto due anni fa in Colombia, a Cartagena; una decina di agenti furono cacciati. Insomma, non sono bei momenti per un reparto che nell’immaginario del cittadino americano è una formazione d’élite con agenti pronti a dare la vita. Ma sono ben altri i problemi del Secret Service. A sostenerlo è Ronald Kessler, autore di In the President’s Secret Service: Behind the Scenes With Agents in the Line of Fire and the Presidents They Protect uscito nel 2009.
Il cronista del New York Times cita alcuni esempi: il 6 aprile 2009 il vicepresidente Biden aprì simbolicamente la stagione della squadra di baseball dei Baltimora Orioles: non solo la notizia era stata annunciata in anticipo, ma il Servizio non pensò neppure a fargli indossare un giubbotto antiproiettile, nonostante fra i 40mila spettatori potesse nascondersi un attentatore. Ogni 3 mesi gli agenti devono passare dei test per restare operativi, le prove riguardano la forma fisica e la capacità di tiro: Kessler non solo racconta di un agente che fallisce regolarmente il tiro con la pistola, ma episodio più eclatante, una donna del Secret Service talmente fuori forma da non essere in grado di scendere dall’auto e aprire la portiera blindata dell’auto del presidente. Invece di rimuoverla, i dirigenti avrebbero pregato gli autisti di parcheggiare in modo più dolce così da aiutarla a uscire dalla vettura. C’è spazio pure per il gossip: Mary, la figlia di Dick Cheney (vicepresidente di George W. Bush), quando beneficiava della scorta insisteva affinché gli agenti portassero lei e i suoi amici al ristorante. Kessler ritiene che tutto ciò sia da attribuire a una gestione lassista di uno dei reparti più delicati delle forze di polizia Usa. Sono passati alcuni anni, e ciò che è accaduto ad Amsterdam non depone a favore del Secret Service.