Massimo Sideri, Corriere della Sera 28/3/2014, 28 marzo 2014
IL RITORNO DI LACHLAN MURDOCH RIAPRE LA SAGA DELLA SUCCESSIONE
Nella Danimarca di Amleto le successioni erano faccende tragicamente veloci. E la storia insegna che l’opera di Shakespeare ha avuto in effetti tante «rappresentazioni» anche nella realtà: generalmente il vecchio padre veniva fatto fuori dal fratello o dal figlio più ambizioso. E in 24 ore la questione era, se così possiamo dire, risolta. Ma al giorno d’oggi — soprattutto quando c’è di mezzo il mercato e un impero fatto non di latifondi ma di 9,6 miliardi di dollari come nel caso di News Corp-21 Century Fox — le successioni potrebbero richiedere più tempo.
Il rientro nell’impero di Lachlan Murdoch, da tutti considerato il «favorito» del padre Rupert (mercoledì lo aveva definito «strategico e di talento»), è una notizia che sicuramente dà un segnale forte su quelli che saranno i futuri assetti di uno dei più grandi gruppi mediatici al mondo. Il 42enne Lachlan, che era uscito in rottura nel 2005 e si era ritirato nelle distese australiane a ritrovare se stesso, è il figliol prodigo. La felicità biblica di ogni padre. Eppure ha avuto un ruolo non operativo, per ora. Da saggio, Murdoch ha anche promosso James, 41 anni, riconoscendogli la fedeltà di questi anni.
Eppure la sensazione è che ci troviamo solo nella fase uno del passaggio. C’è infatti un quesito che se non è proprio profondo come l’essere o il non essere del principe di Danimarca merita in ogni caso una risposta: quando mai un gioco delle successioni è stato chiuso nella storia senza fare i conti con il primogenito? E qui il «primogenito» è lei, Elisabeth, 45 anni, la figlia che aveva anche preso posizioni dure sullo scandalo casalingo delle intercettazioni del News of the World . Forse troppo dure, si vocifera ora. Intanto solo nel 2012 era stata lei a salire sul palco della prestigiosa Mac Taggart Lecture (nel 2011 c’era stato Eric Schmidt, nel 2013 Kevin Spacey). E non come «dipendente» dell’azienda paterna, com’era successo con James nel 2009, ma come numero uno della propria realtà, la Shine, nota per avere lanciato programmi di successo come MasterChef. Intanto ieri Murdoch ha scritto a tutti i dipendenti sparsi nel mondo per annunciare le novità di Lachlan e James. Una email più stringata del solito, come hanno notato in molti, dove si sottolineava che le decisioni sono state prese insieme a Chase Carey. Come dire: il capo operativo, per ora, rimane lui. La saga non è finita.