www.cinquantamila.it/fiordafiore 28/3/2014, 28 marzo 2014
Obama incontra il Papa, Napolitano, Renzi e il Colosseo • Il punto sulle spese militari della Nato (e della Russia) • La Cina compra azioni di Enel ed Eni • Gli acquisti stranieri in Borsa • Il virus Ebola torna a fare paura Obama/1 Obama a Roma ha incontrato ieri mattina per 52 minuti papa Francesco: hanno parlato di Medio Oriente, Ucraina, israeliani e palestinesi
Obama incontra il Papa, Napolitano, Renzi e il Colosseo • Il punto sulle spese militari della Nato (e della Russia) • La Cina compra azioni di Enel ed Eni • Gli acquisti stranieri in Borsa • Il virus Ebola torna a fare paura Obama/1 Obama a Roma ha incontrato ieri mattina per 52 minuti papa Francesco: hanno parlato di Medio Oriente, Ucraina, israeliani e palestinesi. Poi, dice il comunicato ufficiale, «ci si è soffermati su questioni di speciale rilevanza» per la Chiesa negli Usa, «come l’esercizio dei diritti alla libertà religiosa, alla vita e all’obiezione di coscienza» (soprattutto la questione legata alla riforma sanitaria di Obama, con le assicurazioni obbligatorie a coprire anche contraccettivi e farmaci abortivi, che da tempo divide amministrazione e vescovi Usa). Il presidente più tardi ha annunciato: «Sua Santità è stato chiaro: su alcune cose sono d’accordo, su altre parzialmente». Obama/2 Dopo aver incontrato il Papa, Obama è salito al Quirinale per salutare Giorgio Napolitano (gli ha detto: «So nice to see you again»). Ha avuto per il presidente italiano grandi elogi: «straordinario gentleman di grande finezza» a «leader morale», da «roccia di stabilità e integrità» a «vecchio amico e uomo forte che, per fortuna dell’Italia, guida il Paese nei momenti difficili». Hanno parlato delle riforme da fare in Italia, dell’Europa, delle crisi internazionali. Obama/3 Qualche ora più tardi a Villa Madama Obama ha incontrato Matteo Renzi («sono favorevolmente impressionato dalla sua energia, è positivo per l’Italia e l’Europa avere una nuova generazione di leader»). In pubblico il premier e Obama si sono detti tante belle parole, in privato pare che abbiano parlato anche degli F35 senza essere del tutto d’accordo. Alla fine il presidente americano ha detto in conferenza stampa «che la libertà degli alleati non è gratuita e che se gli americani è giusto che spendano più di altri, meno giusto è che anche per la Nato impieghino di più degli europei in rapporto ai rispettivi Pil. C’è un certo impegno irriducibile che i Paesi devono avere se vogliono essere seri nell’alleanza Nato e nella difesa» (Renzi: «Il tema dell’efficienza dei costi della pubblica amministrazione e della difesa sono sotto gli occhi di tutti e nel rispetto della collaborazione provvederemo a verificare i nostri budget»). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Spese Negli ultimi 10 anni, Putin ha aumentato del 79% le spese militari della Russia e oggi vi dedica il 4,5% del suo Pil. Nello stesso periodo, i 28 Paesi Nato hanno tagliato, incalzati dalla recessione economica. I militari dell’Alleanza, da 1.940.342 che erano nel 2006, sono scesi a 1.453.028 nel 2012. Il Canada ha abbattuto le sue spese militari per una somma pari al 7,6% del Pil, l’Ungheria per l’11,9%, la Spagna per l’11.9%, l’Italia per l’10,3% (prima del presunto cambio di rotta sugli F-35). Oggi gli Usa, che pagano il 72% di tutti i conti Nato, spendono in armi il 4% del loro Pil, meno della Russia. La Germania sta all’1,3% la Francia all’1,9%, l’Italia all’1,2%, e la spesa minima prevista per essere membri a pieno titolo della Nato sarebbe pari al 2% del Pil (Offeddu, CdS). Biglietto Obama ieri, intorno alle 18, ha avuto tempo per andare a visitare il Colosseo. Ha pagato il biglietto (12 euro) per sé e per l’intero staff della Casa Bianca e dell’ambasciata americana di via Veneto. A fargli da guida l’architetto Barbara Nazzaro, direttore tecnico del Colosseo. È rimasto colpito dalla grandezza del monumento: «Eccezionale, incredibile, è più grande di uno stadio di baseball». Alla fine della visita, tappa nel negozio di libri e souvenir per comprare qualche regalo e moglie e figli. Il personale del restauro gli ha donato un caschetto bianco da cantiere con la scritta «Mr Barack Obama, Colosseum, 27 marzo 2014». Cina La Banca centrale cinese, la People’s Bank of China, detiene oltre il 2% di Enel e Eni (rispettivamente il 2,071% e il 2,102%). Le quote, ai valori di mercato, valgono quasi due miliardi di euro e rendono di fatto la Banca centrale di Pechino il secondo azionista dei due principali gruppi energetici d’Italia. Il superamento della quota, che segnala una partecipazione rilevante per il mercato, è avvenuta il 21 marzo, dice la Consob. Borsa Il fondo Usa Invesco ha comprato poco più del 5% di Rcs Mediagroup. BlackRock, il fondo statunitense che gestisce oltre 4mila miliardi di dollari per conto dei suoi clienti, nelle ultime settimane ha comprato azioni di banche italiane (Intesa-Sanpaolo, Unicredit, Mps) ma già ne possiede in Telecom, Mediaset, Generali eccetera. Epidemia In Guinea si teme una nuova epidemia di Ebola: in pochi giorni sono morte 63 persone su 88 contagiate. Paura perché a colpire è il ceppo peggiore della malattia, chiamato Zaire. Da quando fu isolato, nel 1976, ha ucciso più di 80 persone ogni cento 100. Si diffonde attraverso le secrezioni umane, ma anche consumando carne di pipistrello, di antilopi e scoiattoli, di porcospini e scimmie. Paradossalmente, la sua forza è anche il suo limite: «La morte dei contagiati avviene così rapidamente che il virus fatica a diffondersi», spiega Silvia Mancini di Medici senza frontiere. Purtroppo non esiste una cura: i pazienti vengono idratati con flebo per compensare la perdita di liquidi e si somministra paracetamolo per febbre e dolore. Per chi è colpito, non resta che sperare (Brera, Rep).