Fulmini 29/3/2014, 29 marzo 2014
PATIBOLO
«Ci sono atlete che quando vanno ai blocchi di partenza si sentono svenire, sembrano condannate a morte vicino al patibolo. Io no, mi esalto, mi dico: finalmente. Vivo per quel momento, altrimenti che mi alleno a fare?» (l’americana Missy Franklin, 19 anni, quattro ori alle ultime Olimpiadi).
APRIORISTICO «Ormai mi sembra che i tifosi protestino in modo aprioristico. Anche perché la situazione non mi sembra affatto drammatica, non stiamo mica andando in Serie B (Claudio Lotito).
PURISSIMO «Chi è Cristiano Ronaldo? Un talento purissimo che utilizza una grande professionalità per essere un fuoriclasse» (Carlo Ancelotti).
DIFFERENZE «La differenza tra chi ha successo, ottiene qualcosa di importante nella vita, e chi non ci riesce, sta nella disponibilità a fare cose che magari costano fatica, non piacciono, ma serviranno a renderti più forte» (Jorge Lorenzo).
BUON SENSO «Con Cassano occorre parlare tanto e usare quantità industriale di buon senso. Una volta gli ho detto: “Non mi vergogno a confessarlo in pubblico, ho parlato più con te che con mio figlio grande”. Rimase colpito da quella frase» (Roberto Donadoni).
SERENITA’/1 «Il Mondiale mi ha lasciato una serenità disarmante, ha chiuso un cerchio, è stato il lieto fine del mio kolossal» (Alessandro Del Piero).
SERENITA’/2 «Sono diventato famoso tardi. Fosse successo a vent’anni, non so come avrei reagito, ma a trentaquattro è tutto più semplice. Non sono più un ragazzino, vivo tutto con serenità» (Davide Moscardelli).
SORRISI «Della bici mi piace tutto. Allenarsi, correre, e adesso girare il mondo. La vita è stata buona con me e allora io sorrido alla vita» (Kudus Merhawi, il miglior ciclista africano).
FORTUNA «Nella mia carriera di pilota posso dire tutto tranne di essere stato sfortunato, però è un dato che la fortuna in queste cose conta quando si viaggia a certi livelli. Se mi guardo indietro non posso dire che negli anni in cui ho corso con la Hrc la moto fosse all’altezza di giocarsi il mondiale» (Andrea Dovizioso).
TANTO «Diciamo che ho vinto tanto, ma non tantissimo. Ci sono stati dei momenti nella mia carriera in cui mi sono trovato al posto giusto, altri in cui evidentemente non c’ero Mi manca lo scudetto, ma mi sento gratificato da Champions e Mondiale per club alzato con il Milan» (Alberto Gilardino).