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 2014  marzo 27 Giovedì calendario

E IL COLLE COSTA IL DOPPIO DI BUCKINGHAM PALACE


Se si devono mantenere in perfetto stato 1.200 stanze ( tante ne comprende il palazzo del Quirinale), le spese di gestione possono essere alte. Bisognerebbe capire, però, quante di quelle stanze vengono realmente utilizzate per le necessità del compito affidato a Giorgio Napolitano dal maggio del 2006. La spending review è arrivata anche al Colle più importante della Capitale. Ma certo le stanze no, quelle non si possono tagliare. L’anno scorso erano stati censiti addirittura due operai addetti ai tantissimi orologi e pendoli. E la squadra comprendeva anche tre ebanisti, sei tappezzieri e ben 41 autisti. Ora i tagli sono arrivati anche lì. L’organigramma è stato limato. E nel bilancio di previsione del 2014 si stima di spendere circa 7 milioni di euro in meno per le buste paga. I costi previsti per il personale infatti si aggirano sui 115,8 milioni. Una delle poche voci aumentate è ovviamente quella riguardante i «trattamenti di quiescenza» per i pensionati del Colle. Ma non solo. Leggermente lievitate, anche le spese di «beni alimentari». Il Quirinale stima di spendere circa 435mila euro nel corso dell’anno. Con un aumento rispetto all’anno passato di 12mila euro. Immutata, invece, la spesa per la biancheria. Erano e restano 470mila euro l’anno. Quelle qui elencate sono solo alcune delle voci di un bilancio che quest’anno dovrebbe ammontare a 228 milioni di euro. Nel corso degli anni la spesa è diminuita, è vero.
Per farsi un’idea dei costi sostenuti per la casa del nostro Presidente, è bene però confrontarli con quanto si registra fuori dai nostri confini. E se si prendono in esame i nostri principali interlocutori internazionali ci accorgiamo che in fatto di alta rappresentanza non siamo secondi a nessuno. Alla Casa Bianca il personale è sensibilmente più basso che al Quirinale. Lì non si supera il mezzo migliaio di persone (mentre il «personale a ruolo » è da noi di 783 unità) e la spesa complessiva della macchina White House è di circa 135 milioni di euro. A Parigi sono ancor più parsimoniosi e spendono meno di 120 milioni. I più oculati nella gestione restano però gli inglesi che concedono alla regina (che i tabloid britannici descrivono come spendacciona) 57 milioni di euro.
Nella nota che accompagna il bilancio di previsione 2014 il Quirinale definisce virtuosa la gestione della spesa dicendo,tra l’altro,che la spesa per il personale «è sostanzialmente in linea con i costi di analoghe amministrazioni di altri Paesi». Semmai la differenza è data dal fatto che molto del personale che lavora all’Eliseo, a Buckingham Palace e alla Casa Bianca prende lo stipendio dalle amministrazioni pubbliche di provenienza. Nella nota però non si fa riferimento a quella che anche agli occhi di molti resta una stranezza o almeno una cosa curiosa: il principale inquilino del Quirinale, il presidente, riceve uno stipendio che è meno della metà (239mila euro l’anno) di quello del suo segretario generale (512mila).