Marco Belpoliti, La Stampa 24/3/2014, 24 marzo 2014
LA CAROTA “LUNGA VITA”
È arrivata la carota nera. Da qualche tempo la si trova in vendita in alcuni supermercati. L’inizio è stato un po’ lento, perché i frutti o ortaggi neri, o scuri in genere, non sembrano piacere molto agli italiani. I colori accesi (verde, arancione, rosso, giallo) attirano di più. Ma la carota nera ha una qualità che oggi la rendono molto interessante per la popolazione occidentale: sostanze antiossidanti, importanti per rallentare l’invecchiamento delle cellule. In India e in Cina, Paesi in cui la longevità sembra più diffusa, seppure spesso in modo mitico, le carote nere sono parecchio usate. Da noi trionfano le carote arancioni. In realtà, la Daucus Carota di colore scuro, o violaceo, è la carota «originaria», da cui sono state selezionate successivamente le altre versioni. Capita di vedere in giro carote bianche, ancora poco diffuse, che possiedono qualità anticancerogene; si vedono anche le carote gialle, ottime per la pressione, oppure quelle rosse, indicate per il cuore. Quelle arancioni, le più diffuse, contengono il carotene adatto per la vista. A leggere i siti web dedicati alla carota, la versione nera funzionerebbe come un elisir di lunga vita. Ma anche gli altri tipi di carote sono utili per la salute e per campare a lungo. Lo strumento indispensabile per accedere a queste virtù taumaturgiche è la centrifuga, che non manca mai nelle case dei salutisti. Da qualche tempo, poi, sono comparsi succhi di frutta che contengono, insieme al succo di arancia quello di carota nera. Come l’Ace, il succo delle tre vitamine, contenente arancia, carota arancione e limone. Se l’Ace è stato il brand degli anni Novanta, nel momento in cui anche nelle bibite dissetanti si cercavano sostanze in funzione anticancerogena, ora il tema dominante appare quello della lunga vita, per cui la carota è di moda. Alla sua notorietà non è estranea la Cina, dato che la carota nera è presente nella farmacopea dei Paesi orientali e in particolare in quella cinese. La Cina più dell’India, perché quest’ultima, nonostante la diffusione delle pratiche ayurvediche, non sembra avere per ora forza d’attrazione. In alcuni negozi ecologici si trovano bottiglie di succo nero, provenienti dalla Cina, e anche dalla Turchia, che propongono il prezioso liquido scuro, oltre che come antiossidante, quale depuratore del sangue. Un altro dei nostri ritorni al passato, per poter correre più a lungo verso il futuro?