St. E., Il Sole 24 Ore 26/3/2014, 26 marzo 2014
BPM, INCHIESTA CHIUSA SU PONZELLINI E CORALLO
A fine indagini sono diciassette gli indagati nella vicenda degli affidamenti borderline concessi dalla Banca popolare di Milano durante la presidenza di Massimo Ponzellini. Ieri sono partite le prime notifiche dei 415 bis (gli avvisi di chiusura) della lunga inchiesta condotta dai pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici. I reati ipotizzati vanno dallassociazione a delinquere, allinfedeltà patrimoniale, dalle decisioni prese in conflitto dinteresse, allappropriazione indebita. Una sola contestazione per riciclaggio: al commercialista bolognese di Ponzellini, Guido Rubbi. Tra gli indagati Antonio Cannalire, braccio destro "fuori organigramma" di Ponzellini, e Francesco Corallo, patron di Atlantis Bplus, società beneficiarie di affidamenti per 145 milioni di euro. Fuori dallinchiesta, invece lallora direttore generale Enzo Chiesa, e Marco Milanese, già braccio destro dellallora ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Le carte delle indagini hanno portato alla luce un meccanismo di erogazione di denaro deciso in modo autoreferenziale e al di là di ogni merito creditizio dei prenditori, che ha visto tra i beneficiari società di diversi comparti produttivi e di diversi soggetti: dalla Bialetti holding (vedere parterre in basso), alla Ellekappa real estate alla Visibilia2 e Visibilia di Daniela Santanche’. Il tutto in una sorta di mercato "over the counter" dellaffidamento i cui beneficiari - per laccusa erano gli stessi manager che avrebbero dovuto vigilare sui corretti meccanismi delle erogazioni.
(St. E.)