Corriere della Sera 26/3/2014, 26 marzo 2014
VIRUS EBOLA, VIETATO MANGIARE PIPISTRELLO
Sarà anche una leccornia locale, ma da ieri in Guinea è «vietato mangiare pipistrello». Le autorità del piccolo Paese dell’Africa occidentale hanno bandito la vendita e il consumo della carne dell’animale allo scopo di contrastare le occasioni conviviali che potrebbero accelerare l’avanzata del virus di Ebola che finora ha ucciso 62 persone. E’ stato il ministro della Sanità a emanare il decreto anti pipistrello durante un giro nella regione delle foreste del Sud considerate l’epicentro dell’epidemia. Secondo le ricette della cucina locale la carne dell’alato mammifero viene fatta bollire in una sorta di zuppa piccante a base di peperoncino venduta nei locali dove la gente si ritrova a bere alcol. Un altro modo per cucinare il pipistrello è arrostirlo sul fuoco. Ebola si trasmette per contatto. Non ci sono cure o vaccini per il morbo che uccide dal 30 al 90% delle persone colpite. Medici Senza Frontiere ha allestito zone di quarantena nel Sud del Paese per cercare di arginare l’espandersi del virus che provoca mortali febbri emorragiche. Casi sospetti si registrano in Paesi vicini, come Liberia e Sierra Leone.