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 2014  marzo 26 Mercoledì calendario

MA IL SEDUTTORE È UNO DI POCHE PAROLE – [LA RICERCA CANADESE: L’UOMO SILENZIOSO IN GENERE È CONSIDERATO PIÙ “MACHO”]


Da sempre tutti pensano che le donne siano attratte dagli uomini di poche parole per via di quell’aura di mistero che li circonda. Non è così. Oggi si scopre che i tipi silenziosi seducono perché questa loro caratteristica è considerata un segno di mascolinità.
In media, le signore parlano tre volte tanto rispetto agli uomini. E così, quando incontrano un potenziale fidanzato troppo chiacchierone, finiscono per considerarlo una «femminuccia», noioso e tutt’altro che affascinante. A dirlo è una ricerca condotta dalla University of British Columbia in Canada, pubblicata sulla rivista scientifica «Plos One».
La professoressa di linguistica Molly Babel ha registrato la voce di 60 volontari, 30 uomini e 30 donne. Poi, la docente e i suoi colleghi hanno chiesto ai partecipanti all’esperimento di dare un voto compreso tra «uno» e «nove» al fascino emanato dagli altri, basandosi esclusivamente sul loro timbro vocale. Uno dei primi risultati è stato che le persone sono naturalmente più attratte da chi ha un accento e un tono di voce simile al proprio. Motivo: ci sentiamo parte dello stesso gruppo sociale e viviamo con più serenità ciò che ci accade.
Poi è venuto fuori questo: le donne preferiscono l’uomo laconico che usa termini brevi e che, quando c’è una decisione da prendere, taglia corto, piuttosto che perdersi in mille, barbosissime discussioni.
Meglio ancora se ha un tono di voce basso, alla George Clooney. Semplicemente irresistibile. Dietro c’è una ragione ben precisa. Il motivo - suggerisce lo studio - è che la mente pensa che i maschi che possiedono questa caratteristica abbiano anche un fisico più possente e muscoloso. Da macho vero, insomma. Il che non lascerebbe le signore indifferenti.
Quanto alle donne, l’esperimento ha evidenziato che le più apprezzate sono quelle con un timbro vocale acuto a cui, il cervello maschile, fa corrispondere un corpo più esile e indifeso. Da proteggere. C’è di più. Gli uomini amano le signore che parlano quasi ansimando, come faceva Marilyn Monroe. Lo percepiscono come un segno di giovinezza, di buona salute e di gioia di vivere. Al contrario, una voce stridula, fiaccata dalla stanchezza, da una vita passata a fumare una sigaretta dopo l’altra, e, magari, pure dal raffreddore, non ci vuole un genio a capirlo, è decisamente poco stuzzicante.
Preferenze a parte, la ricerca mette in luce l’importanza del modo in cui si parla nell’approcciarsi agli altri. In particolare con un eventuale partner. «La voce - ha detto la professoressa Babel - è uno strumento incredibilmente flessibile. Ricchissimo di sfumature. Fondamentale - conclude - per costruire l’identità stessa di ogni individuo».