Lanfranco Vaccari, SportWeek 22/3/2014, 22 marzo 2014
FANTABASKET: VINCE UNO SU 9.223.372.036.854.775.808
[vedi appunti]
È diventato il rito della primavera americana. Lo celebrano in decine di milioni, a cominciare da Barack Obama. Segna l’inizio ufficiale della March Madness per il basket universitario e scatta all’annuncio delle 66 squadre che compongono il tabellone. Si tratta di indovinare i vincitori delle 65 partite che portano al campionato nazionale (quest’anno assegnato il 7 aprile, ad Arlington, Texas). Fra le riffe fantasportive, è la più giocata; l’università di Duke ne organizza una per finanziare la ricerca sulla Sla.
Poi è arrivato Warren Buffett. Noto come l’oracolo di Omaha, Nebraska, per la capacità di leggere le Borse, Buffett è il quarto uomo più ricco del mondo per Forbes (patrimonio stimato: 53,5 miliardi di dollari). Ha sparigliato mettendo in palio un miliardo di dollari per chi riesce a comporre il tabellone perfetto dopo il turno preliminare (giocato da quattro formazioni, due delle quali vengono eliminate), quello a 64 squadre con formula a eliminazione diretta. Secondo Joe Lunardi, il più famoso “bracketologo” americano, non rischia gran che: «Ci sono più probabilità di salire su un aereo e atterrare sul sole che non di prendere tutte e 63 le partite». John Diver, direttore di Espn Fantasy, ha detto che in 16 anni e 30 milioni di tabelloni compilati non ce n’è mai stato uno perfetto e che solo una volta negli ultimi sette anni sono stati indovinati i 32 pronostici del primo turno: «Non voglio dire che è impossibile, ma è praticamente impossibile».
In teoria, le probabilità di fare il tabellone perfetto sono soltanto 1 su 2^63, cioè 9.223.372.036.854.775.808. Nel mondo anglosassone, che adotta la scala corta (ogni termine della denominazione numerica è mille volte più grande del precedente) si legge 9 quintilioni 223 quadrilioni 372 trilioni 36 miliardi 854 milioni 775 mila 808; in Europa continentale, che adotta la scala lunga (ogni termine è un milione di volte più grande del precedente) 9 trilioni 223 biliardi 372 bilioni ecc. ecc. Ciò varrebbe se tutte le squadre avessero uguali probabilità di vincere ogni partita. Non è così: nei 29 anni con la Ncaa a 64 squadre, nessuna delle teste di serie n. 1 è stata battuta al primo turno dalla n. 16. Ammesso che continui così, le probabilità diventano una su 2^59, cioè 576 quadrilioni 460 trilioni 725 miliardi 303 milioni 423 mila 488. Naturalmente, più uno capisce di basket più probabilità ha di prendere i pronostici. Ma non c’è consenso fra i matematici su quante siano. Jeffrey Bergen, professore alla DePaul University, sostiene che nel più favorevole dei casi sono una su 128 miliardi. Ezra Miller, che insegna a Duke, le abbassa a una su un miliardo.
«Non sono comunque molte, ma non si sa mai che cosa può succedere», ha detto Buffett, che ha lanciato l’iniziativa con Dan Gilbert, proprietario di una società di prestiti immobiliari e dei Cleveland Cavaliers. L’eventuale vincitore può scegliere fra 40 rate annuali da 25 milioni di dollari o mezzo miliardo subito.
FONTI: ESPN, FORBES, SB NATION, THE NEW YORK TIMES, BUSINESS INSIDER, ORG THEORY, DUKE TODAY.