Antonella Luppoli, Libero 25/3/2014, 25 marzo 2014
UN FENOMENO DI SUORA
«La passione per il canto è nata insieme a me. Ho deciso di partecipare a The Voice 2 per seguire quello che ci ha detto Papa Francesco: “Uscite e andate nelle periferie per annunciare e testimoniare il Signore”». Suor Cristina Scuccia, 25 anni, ha raccontato così ai microfoni dell’Arena di Massimo Giletti perché ha deciso di affrontare la ribalta mediatica e prendere parte al talent show di Raidue.
In un’intervista rilasciata tempo fa a Tv2000, la suora ha raccontato: «Non canto per affermazione personale ma per “soli Deo gloria”, solo per la gloria di Dio». Poi ha presentato la sua canzone, Senza la tua voce (il video si può recuperare su Youtube): «L’ho scritta e musicata io in un momento di preghiera, è un inno alla speranza. Quello che voglio dire è che anche nel buio più totale, un’alba nuova arriverà». A lei infatti è successo. Originaria di Comiso, un piccolo paesino della Sicilia, Cristina fino alla maggiore età è una ragazza come tante altre. Il suo valore aggiunto è solo l’amore per la musica. Smisurato, senza confine. Nella sua vita è arrivato prima il canto e poi, quasi di conseguenza, la fede.
In una chiacchierata estiva con il settimanale Credere la giovane sorella ha dichiarato: «Il mio obiettivo principale era raggiungere il successo, però mancava qualcosa dentro di me». Qualcosa che, probabilmente ha trovato solo quanto ha sentito la chiamata di Cristo. Prosegue la suora pop di The Voice 2: «Dopo la Cresimami ero allontanata dalla Chiesa ed ero arrabbiata con il Signore. Per me contava solo andare alle lezioni di canto, frequentare l’Accademia di spettacolo a Catania, farmi vedere nelle piazze e ai matrimoni con la mia band». Insomma, Cristina non immaginava che un giorno avrebbe indossato l’abito sacro.
La svolta mistica arriva tra il 2007 e il 2008, quando sua madre legge una testimonianza di Claudia Koll. L’attrice è alla ricerca della protagonista del musical Il coraggio di amare nel quale si racconta la vita di suor Rosa Roccuzzo, fondatrice dell’Ordine delle Orsoline della Sacra Famiglia. Cristina si era appena diplomata in ragioneria, lavorava in un call center e andava in università. Aveva un fidanzato ma niente le bastava «cercavo qualcosa che non trovavo nella mia vita: correvo in continuazione senza arrivare alle risposte che attendevo, convinta che nulla andasse come doveva andare. Poi, il Signore mi ha servito tutto su un piatto d’argento si è presentato su un piatto d’oro», ha spiegato.
Infatti, ha colto l’invito di sua madre e si è presentata ai casting del musical. Ha sbaragliato la concorrenza, si è aggiudicata il ruolo di protagonista e si è calata nei panni di suor Rosa. Ha iniziato a frequentare le lezioni alla Star Rose Accademy nella Capitale. Il suo maestro di canto, Franco Simone, le diceva di fare uscire quell’Etna che c’è in lei. «Ero bloccata, non riuscivo a decidere e lottavo: proseguire l’Accademia o farmi suora? Dopo quattro mesi ho detto “Eccomi” al Signore, come Samuele».
Così, nel 2010, ha intrapreso la strada del noviziato in Brasile dove ancora una volta la musica è stato il suo unico bigliettino da visita. «Sono entrata in contatto con i bambini di strada e ho riscoperto con loro lo strumento del canto per lodare il Signore». In seguito, è entrata a far parte della congregazione delle Orsoline della Sacra Famiglia. La sua decisione ha lasciato tutti di stucco. I suoi compagni di corso hanno pensato che la sua fosse una scelta azzardata, che in quel modo avrebbe sprecato il suo talento. Ma lei non ha mai abbandonato la passione per il canto e così, «con la benedizione di Claudia Koll» si è presentata a The Voice 2, lasciando il quartetto dei giudici esterrefatto. «Sono una suora verissima», ha detto e ha precisato: «Ho un dono, quindi ve lo dono».
Tra J-Ax, Noemi, Raffaella Carrà e Piero Pelù ha scelto il fondatore degli Articolo 31 che nel sentirla cantare è scoppiato in lacrime. «Scelgo J-Ax perché avevo detto che sarei andata nella squadra di chi si fosse girato per primo, lui lo ha fatto», ha spiegato Suor Cristina. Ha poi aggiunto: «Con lui posso arrivare ai giovani». Da quella esibizione televisiva si è innescato un circolo mediatico clamoroso. Tutti parlano di lei. Credenti e non, personaggi del mondo dello spettacolo e profani spettatori.
Nella scelta del vocal coach al quale affidarsi, la parte del diavolo tentatore è stata incarnata da Pelù che a Libero ha detto ironico: «Suor Cristina è quella che ci sta facendo fare il giro del mondo... Ma la mia più grande soddisfazione è averle fatto fare le corna del Diablo durante le Blind».
L’ex Litfiba avrebbe fatto carte false per averla dalla sua parte ma non ce l’ha fatta. Suor Cristina è fedele. Al Signore. Alla sua vocazione (musicale). La Sister Act all’italiana attende ora la chiamata di Papa Francesco.«Non mi ha ancora chiamato, ma speriamo lo faccia», ha concluso.