L. G., Il Sole 24 Ore 25/3/2014, 25 marzo 2014
GRECO, COMPENSI PER 2,7 MILIONI
Su 29,8 milioni di euro spesi dalle Generali nel 2013 per i compensi corrisposti ai membri del consiglio, degli organi di controllo e degli alti dirigenti del gruppo, 2,7 milioni sono stati versati al group ceo, Mario Greco. Come emerge dalla Relazione sulla Remunerazione 2014 della compagnia, si tratta di 1,3 milioni come retribuzione fissa e di circa 1,4 milioni di bonus. A queste somme vanno aggiunti altri 783 mila euro che sono stati però versati quali «indennizzo a copertura delle conseguenze fiscali alla tempistica di assegnazione della titolarità delle azioni attribuitegli quale Entry Bonus». Di fatto, si tratta di un rimborso fiscale riconosciuto a Greco e legato al bonus in azioni concordato con il manager nel 2012 quando l’amministratore delegato ha lasciato Zürich e gli incentivi annessi per approdare a Trieste. Quei titoli, tuttavia, circa 380mila azioni con lock up al 2015 e al 2018 e fair value di 5,3 milioni, sono stati messi a disposizione di Greco solo a valle dell’assemblea del 30 aprile 2013, ossia dopo il rally conseguente al ricambio al vertice. Ciò ha comportato per Greco un maggiore onere fiscale al momento dell’assegnazione, ora rimborsato. Al ceo sono inoltre andati benefici non monetari per 110 mila euro, relativi alla previdenza integrativa a carico della compagnia. Infine, riguardo al piano di incentivazione, complessivamente pari a 1,2 milioni di euro, la tranche 2013 vale a fair value 283mila euro, ma le azioni saranno attribuite solo dal 2016.
Dalla relazione emerge inoltre che il presidente Gabriele Galateri nel 2013 ha percepito emolumenti per la carica di circa 1 milione di euro. A Sergio Balbinot, chief investment officer, vanno un totale di 3 milioni di euro, che però includono anche 1 milione relativo al piano di lungo termine del 2011.