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 2014  marzo 25 Martedì calendario

SE LE SANZIONI COMINCIANO A PESARE SULLA RUSSIA


La Russia già inizia a sentire il peso delle sanzioni, la Crimea potrebbe costare cara. Gherman Gref, il presidente di Sberbank, parla di «rischio recessione». Andrej Klepach, viceministro dell’Economia, vede un «problema di stagnazione». Non è, per ora, l’impatto diretto di misure che vanno a colpire individui poco esposti all’estero. Ma il rischio più alto che sta correndo l’economia russa sta nell’isolamento, nella reazione degli investitori che ora prendono le distanze: le sanzioni - e la possibilità che a quelle adottate finora ne seguano altre - spaventano i mercati, frenano gli investimenti, aumentano il costo dei prestiti.
E piove sul bagnato. Il motivo del rallentamento dell’economia russa, ben prima che si aprisse la crisi ucraina, era il fatto che la spinta della domanda interna si stava indebolendo, e chiedeva di essere alimentata da un rafforzamento degli investimenti: che invece, per varie ragioni e non ultima la tendenza dei capitali russi a emigrare invece che a lavorare in patria, non decollavano.
Le cifre sono sempre più sconfortanti. «Il crollo degli investimenti prosegue, e non so dire quanto continuerà», ha detto ieri il viceministro Klepach, fissando a una cifra «vicina ai 70 miliardi di dollari la fuga di capitali stimata per il primo trimestre: già superiore al dato relativo all’intero 2013, 62,7 miliardi. Così, secondo Goldman Sachs, a fine anno il numero dei capitali in uscita potrebbe aver raddoppiato, arrivando a 130 miliardi.
«Finché la Russia seguita a violare la legge internazionale e l’ordine che il G-7 ha aiutato a costruire dalla fine della guerra fredda - ha detto ieri l’americano Ben Rhodes, viceconsigliere per la sicurezza nazionale - il G-7 non ha alcun bisogno di impegnarsi con la Russia». Ora sembra lontanissimo quel 20 giugno 1997, il G-7 di Denver in cui per la prima volta era stato invitato Boris Eltsin. «I russi - disse l’allora presidente Bill Clinton salutando una nuova era di partnership - sono stati qui dall’inizio alla fine».