Franco Bechis, Libero 23/3/2014, 23 marzo 2014
LE CASE DEL GOVERNO RENZI
Se c’è una cosa che a Matteo Renzi non mancherà mai anche dopo essere emigrato da Firenze è un letto in casa di un amico. Gli undici uomini nuovi inseriti nella squadra di governo costituiscono infatti insieme una sorta di piccola immobiliare: in 11 posseggono immobili che valgono 16 milioni di euro in giro per l’Italia. La passione per il mattone dei renziani è il dato più significativo che viene dall’analisi di redditi e patrimoni dei nuovi entrati nell’esecutivo. Formalmente il governo non ha ancora mosso un passo sulla strada della trasparenza dei redditi dell’esecutivo, ma alcuni avevano già pubblicato da deputati il proprio resoconto dell’ultima campagna elettorale con allegato il modello unico. E il resto ha fatto Libero, inserendo i codici fiscali di ciascuno nella banca dati Lince- CERVED linea immobiliare sommando le valutazioni effettuate a prezzo di mercato dalla stessa, e scegliendo la linea mediana dei prezzi (quella di immobili in stato di conservazione non ottimo, ma normale).
Tutti i 12 ministri, sottosegretari e viceministri di nuova nomina censiti da Libero hanno almeno una casa, con la sola eccezione del ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Maria Elena Boschi. Molti hanno più di una casa, o perché hanno ricevuto immobili in dono/eredità dalla famiglia (è il caso di Matteo Renzi, cui i genitori hanno intestato il 25% della nuda proprietà della villa abitata) o perché hanno acquistato con risparmi propri o accendendo un mutuo casa presso l’istituto di credito di fiducia.
UN TESORO ALL’ANCI
Il caso più clamoroso è quello del sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, renziano della prima ora. Prima di arrivare in Parlamento faceva il segretario generale dell’Anci, l’associazione che riunisce tutti i comuni italiani. Più che un posto di lavoro per lui, reatino di Poggio Moiano, l’Anci è stata un progetto di vita. Ha trovato gli affetti: lavorava lì come legale la donna che è diventata sua moglie, Michela Susanna. All’Anci ha trovato il proprio destino politico: ha conosciuto sia Renzi sia chi presiedeva l’associazione con lui, l’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. E ha trovato casa mettendo da parte con pazienza i risparmi che venivano da un buono stipendio: la sua ultima dichiarazione dei redditi nota indicava un lordo da 239.258 euro, il secondo nella classifica delle new entry al governo dopo quello del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti (che è di Scelta civica). Rughetti e signora hanno quasi 5 milioni di euro investiti nel mattone. Intestati a lui poco o nulla: la nuda proprietà di un fabbricato e la proprietà di un terreno a Poggio Moiano. Intestato alla consorte un vero tesoretto immobiliare. Risplende una sontuosa villa con villino annesso e servizi di prima classe nel parco regionale dell’Appia antica di Roma, forse la zona residenziale più esclusiva della capitale. È la residenza ufficiale del deputato ed è stata acquistata nel 2009.
Destino curioso, a venderla è stata la Fime leasing, che poi sarebbe stata assorbita nell’Intek group di Vincenzo Manes, che insieme a Marco Carrai, Paolo Fresco e Oscar Farinetti è nel gruppo degli imprenditori di riferimento di Renzi. Ma non fu certo un regalo quella transazione, perché la splendida residenza è stata pagata 3 milioni e 550 mila euro (caparra da 200 mila euro in diversi assegni circolari e poi saldo da 3.350.000 euro). Una somma pagata quasi interamente in contanti. Risulta infatti un solo mutuo casa acceso con Intesa San Paolo, ma ammonta ad appena 157.009,28 euro. Gli acquisti immobiliari dei Rughetti non sono finiti: preso anche un villino a Sabaudia da 9,5 vani più giardino e box. Valore di mercato secondo Cerved- Lince: fra 6 e 700 mila euro. Rughetti e signora si muovono fra le loro case però solo con city car o auto di piccolo taglio: sono intestate a loro infatti una Smart e una Mini Cooper.
Secondo posto nella classifica degli immobiliaristi di governo per Marianna Madia, ministro della Funzione pubblica (cioè il superiore diretto di Rughetti): frutto in gran parte di eredità (la Madia è restata orfana assai giovane), gli immobili a lei intestati o cointestati sono tutti a Roma (suoi una casa e un box auto, gli altri in nuda proprietà) e valgono complessivamente secondo le stime Lince immobiliare 3 milioni e 230 mila euro. Lei però in dichiarazione dei redditi ha inserito solo 98.471 euro, che - essendo la stessa cifra dichiarata dal viceministro delle comunicazioni Antonello Giacomelli - è probabilmente l’ammontare lordo della indennità parlamentare. Non vanno dichiarati infatti i 3.500 euro netti mensili che i deputati ricevono a titolo di diaria né i vari altri rimborsi forfettari, che valgono qualcosa più di 4 mila euro netti al mese. Terzo posto in classifica palazzi governativi d’oro per Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri che vanta proprietà e comproprietà di 7 fabbricati e un terreno sparsi fra Roma, Bologna, Cesenatico e Sogliano al Rubicone. Gozi non ha auto intestate, ha ricevuto 6 mila euro per la sua campagna elettorale e ne ha spesi 355,81. Sette sono ricevute taxi, un biglietto del treno da 14 euro, una notte in hotel per 80 euro e due pasti uno da 10,50 e uno da 30 euro. Non si può dire che sia un politico spendi e spandi...
Il nuovo ministro degli Esteri Federica Mogherini nella dichiarazione patrimoniale depositata alla Camera riferisce di un solo appartamento nella capitale. All’Agenzia del Territorio però ne risultano di più: l’appartamento c’è, è nel cuore di Prati, e ha anche un box auto poco distante (4 numeri civici prima nella stessa via) da 14 metri quadrati. Risulta però intestato a lei (e non dichiarato alla Camera) anche un villino da 3,5 vani sul litorale laziale nella vicina Santa Marinella. Valore complessivo di poco superiore al milione e mezzo di euro. Reddito dichiarato nel 2012: 110.123 euro lordi. La ministra viaggia su una Kia Rio. Il già citato sottosegretario Zanetti ha immobili a Venezia e San Vito di Cadore con la consorte per 1,2 milioni di euro. In più detiene l’8% della Eutekne spa di Torino e ha una Chevrolet Captiva da 110 cavalli del 2007. Ha casa e pertinenza a Prato il viceministro Giacomelli che può contare su due auto intestate: una Fiat Punto e una Ford Mondeo (quella che fu presa di mira dagli storni che volavano sopra Montecitorio che la coprirono dei loro bisogni). A Borgomanero le piccole proprietà del sottosegretario Francia Biondelli e a Lecce quelle della sua collega Teresa Bellanova e del marito Abdellah Elmotassime. Ivan Scalfarotto, sottosegretario anche lui e un tempo bancario di primissimo livello (Comit, Ambroveneto, direzione personale Citigroup a Londra) è il più poverello di tutti: nel 2012 la sua società dichiarava 22.239 euro. Però ha un appartamento a Milano da 118 metri quadrati (zona piazzale Libia) e uno a Londra di 49,29 mq acquistato con la formula del leasehold per 129 anni a partire dal gennaio 2010. Ha in portafoglio anche 346 azioni di Citigroup, borsa di Wall Street.
CERCHIO MAGICO
Resta il cerchio magicissimo del premier. Renzi da sindaco di Firenze dichiarava un reddito lordo superiore a quello dei parlamentari italiani: 145.624 euro. Le case di proprietà sono a Pontassieve, quelle in nuda comproprietà (al 25%) a Rignano sull’Arno. Insieme quelle partecipazioni sono valutate un milione e 156 mila euro. Né lui né la moglie Agnese Landini hanno azioni in portafoglio, ma è intestata a lui la Volkswagen Sharan da 170 cavalli (immatricolata nel 2008) che spesso usa la signora. La ministra Boschi come detto non ha case, dichiarava un reddito da 90.031 euro, era consigliere di Publiacqua spa, società del comune di Firenze (si è dimessa a inizio dello scorso autunno) e ha in portafoglio 10 azioni della Banca dell’Etruria e 10 azioni della Banca di credito cooperativo di Valdarno. Infine Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: non è intestatario di case, né di auto. Ma ha 270 azioni Enel. La casa dove abita a Firenze è intestata alla moglie, Cristina Mordini, da cui è nato il primo figlio che ha compiuto un anno il 15 marzo. A lei è intestata la Smart immatricolata nel 2003. Infine il poco che si sa del nuovo ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: i suoi redditi sono stati maturati all’estero (all’Ocse), in Italia risulta proprietario solo del 33% di due terreni a Gaeta in provincia di Latina. Valore irrisorio: uno è un pascolo cespuglioso di 13 are e l’altro un terreno incolto e sterrato di poco più di un’ara...