Massimo Gaggi, Corriere della Sera 23/3/2014, 23 marzo 2014
PERCHÉ SONO GENEROSI I COMPENSI DEI PRESIDENTI AMERICANI A RIPOSO
Presidenti Usa e governatori della Federal Reserve, ma anche Primi ministri europei, quando terminano il loro prestigioso incarico, vengono retribuiti a peso d’oro per una serie di conferenze a livello mondiale. Si parla di centinaia di migliaia di dollari a conferenza. Che cosa avranno di così interessante da raccontare, per meritare compensi così cospicui?
Tina Taormina
Catania
Cara Signora,
Nelle tradizioni dell’Europa continentale gli eventi culturali — conferenze, convegni, festival — sono spesso apparentemente gratuiti. Ho scritto «apparentemente» perché le spese dell’organizzazione vengono generalmente sostenute dal bilancio dello Stato, delle regioni, dei comuni; e sono quindi pagate, in ultima analisi, dal contribuente. Nei Paesi di lingua inglese, invece, vale piuttosto il principio che l’evento debba essere pagato dal «cliente». Chi vuole prendere parte a un convegno deve spesso iscriversi e pagare una «fee» (quota di partecipazione). Chi vuole ascoltare un conferenziere deve pagare un biglietto d’ingresso. Vi sono quindi intellettuali, scienziati e personalità a riposo che vivono, almeno in parte, grazie alla loro attività di pubblici oratori. Naturalmente il compenso dipende dalla loro reputazione e dall’interesse dei loro interventi. Per un paio di decenni, dopo la fine della Guerra fredda, Michail Gorbaciov ha potuto approfittare di questo sistema per finanziare la sua fondazione, dedicata principalmente alla cura dei bambini malati.
Quando il compenso richiesto è troppo elevato per le tasche del grande pubblico, entra in scena lo sponsor. Un mecenate, un filantropo, una banca o una grande azienda decidono di offrire l’evento ai loro clienti, associati, amici o, più generalmente, alla cittadinanza. Alla sua domanda — che cosa avranno di interessante da raccontare — rispondo, ancora una volta, che molto dipende dall’importanza delle funzioni che hanno esercitato nel corso della loro vita. Il caso Alan Greenspan, presidente dalla Federal Reserve dal 1987 al 2006 è particolarmente interessante. Molti lo ritengono almeno in parte responsabile della grande crisi finanziaria del 2007. Ma questo non gli impedisce di essere uno dei conferenzieri più richiesti dal mercato e di parlare in pubblico, non meno di una volta alla settimana. L’ammontare del compenso è segreto, ma sarebbe intorno ai centomila dollari. Forse i suoi spettatori sono disposti a pagare per chiedergli conto pubblicamente dei suoi errori.
Ancora una notizia, cara Signora. Per i presidenti americani esistono, dopo la fine del loro mandato, altre fonti di reddito. Bill Clinton, presidente dal 1993 al 2001, ha pubblicato nel 2004 un libro autobiografico intitolato My life . Ha ricevuto a titolo di anticipo quindici milioni di dollari e ha venduto due milioni e mezzo di copie.