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 2014  marzo 22 Sabato calendario

DIFFERENZE DI CLASSE


A volte è un treno, un banalissimo treno a fare la differenza. Un Frecciarossa, per esempio. Non per fare pubblicità alle fu Ferrovie dello Stato. Ma perché la scena che qui si vuole raccontare si è svolta proprio lì sopra, sulla tratta Roma-Milano, che, a essere proprio sinceri, raramente si copre in meno di tre ore, come racconta la pubblicità. Anzi, di scene si tratta, perché si parla di episodi che si sono ripetuti più volte su quella linea ferroviaria. Ne raccontiamo uno, che vale per tutti.

Stazione Termini, Frecciarossa, carrozza di prima classe. Va bene, non si chiama più così, ma in questo modo è più facile capire anche per chi il treno non lo prende più da tempo. E tra executive, business, premium, standard, a dire il vero, si confondono persino quelli che per lavoro fanno avanti e indietro per la penisola con il Frecciarossa. Allora, vagone di prima classe: arriva la leader della Cgil Susanna Camusso, con un vestito che, come spesso le accade, richiama il colore degli occhi, e due guardaspalle. Salgono tutti e tre su quella carrozza. A spese del sindacato (e cioè anche un po’ nostre) o a spese loro?

Milano, stazione centrale: Maurizio Landini, solo soletto, con la sua maglietta della salute sotto la camicia (non un vezzo, bensì un classico della sinistra) si infila lesto in un treno che deve velocemente portarlo nella Capitale. Viaggia in seconda. E non ha guardie del corpo. Chissà perché poi i giovani e i non garantiti preferiscono lui a Camussso…