Corriere della Sera 22/3/2014, 22 marzo 2014
L’inchiesta che ha travolto il vertice di Infrastrutture Lombarde è partita da un esposto presentato in procura da una piccola ditta di Pieve Emanuele
L’inchiesta che ha travolto il vertice di Infrastrutture Lombarde è partita da un esposto presentato in procura da una piccola ditta di Pieve Emanuele. A finire sotto la lente dei magistrati, in seguito a quella denuncia, era stata l’aggiudicazione di una gara al massimo ribasso che era stata vinta da un’impresa in grado di «tagliare» la cifra di partenza dell’83%; una percentuale macroscopica e che aveva immediatamente attirato l’attenzione degli inquirenti. Nella fattispecie la commessa riguardava la demolizione di un fabbricato attraverso piccole cariche esplosive. La ditta di Pieve Emanuele, alcuni soci della quale erano stati anche oggetto di controlli antimafia, era risultata perdente e i titolari avevano deciso di sollecitare l’intervento della magistratura.