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 2014  marzo 21 Venerdì calendario

2048 – IL ROMPICAPO DA 7 MILIONI DI FAN CREATO PER GIOCO DA UN ITALIANO


Alla prima mano non ci si capisce nulla, alla seconda si prende gusto, dalla terza non ci si staccherebbe più dallo schermo. È l’effetto del videogioco 2048, il nuovo tormentone made in Italy che dagli Stati Uniti alla Cina sta spopolando sul web. Un rompicapo fatto di numeri che in una decina di giorni ha conquistato 7 milioni di giocatori e dato vita a 75 milioni di partite.
Roba da mettere insieme in quattro e quattr’otto un tesoro, il colpo di genio o di fortuna che ti cambia la vita. E invece no. Il gioco ufficiale è gratuito. Il suo creatore è uno sviluppatore italiano di 19 anni, si chiama Gabriele Cirulli, vive a Gorizia, è appassionato di musica elettronica e fresco di diploma informatico ma per ora all’università ha preferito il lavoro autonomo da casa e, nonostante il successo improvviso che l’ha travolto e le tante proposte ricevute per sviluppare una versione a pagamento, ha deciso di non guadagnarci nulla. Se non le donazioni, libere, che gli appassionati gli mandano attraverso il suo sito e che finora hanno raggiunto qualche centinaia di euro.
«È stata una scelta etica perché il concetto alla base del gioco non l’ho inventato io ma mi sono ispirato a formule già esistenti e mi sembrava scorretto fare soldi sul lavoro di altri» spiega Cirulli. «L’idea è nata due settimane fa per passare il weekend facendo qualcosa di interessante, più per esercizio che per arrivare al successo. Di solito mi occupo di siti che offrono servizi e contenuti: 2048 è il primo gioco che abbia mai sviluppato per intero. L’ho pubblicato la sera di domenica 9 marzo su una piccola comunità per designer e il giorno dopo qualcuno l’ha postata su Hacker News, un grande sito di notizie per programmatori. Da lì si è sparso a Twitter e Facebook e poi al resto del mondo».
Un colpo che neanche lui riesce a spiegarsi («sono rimasto stupefatto») e che ha fatto proliferare decine di varianti. «Il gioco è open source, cioè ha il codice sorgente aperto: chiunque può prenderlo, modificarlo, migliorarlo — continua Cirulli — ed è bello vedere come la creatività degli altri lo trasforma. Poi certo c’è anche chi lo copia e fa un’app, ci mette la pubblicità e ci guadagna vendendola, ma a me non importa. Non so quanti soldi ci perdo, ma così mi sento a posto con la coscienza».
La versione ufficiale non prevede applicazioni da scaricare. Si gioca online, sul sito di Cirulli (gabrielecirulli. github. io/2048), in una griglia su cui si fanno scivolare numeri simili, che si sommano tra loro. Si vince quando si raggiunge il numero 2048. Un traguardo complicato: «Finora solo l’1 per cento delle partite è finita con la vittoria — racconta Cirulli — e neanche io ho mai completato l’impresa!». Molti dicono di non riuscire a staccarsi, compreso il suo inventore. «Subisco il suo fascino — ammette — fa volare via il tempo: è semplice, fluido e quando perdi non ti senti frustrato ma hai subito voglia di riprovare».
Oggi un match è affrontato in contemporanea da circa 50mila giocatori in tutto il mondo. I più accaniti sono gli americani con quattro milioni di partite, seguiti da cinesi (tre milioni), brasiliani e francesi (un milione), russi (900mila). Da noi sono 140mila, ma crescono in fretta. La febbre da 2048 sta per contagiare l’Italia.