Il Sole 24 Ore 21/3/2014, 21 marzo 2014
DOMANDE
& RISPOSTE –
Che cos’è l’unione bancaria?
Il progetto di Unione bancaria è stato formulato nel 2012 dal presidente della Bce Mario Draghi ed è basato su tre pilastri: una garanzia europea sui depositi, un fondo per coprire i fallimenti, e un’autorità di vigilanza delle banche. Finora, solo la vigilanza, demandata alla Bce, è stata attuata secondo il disegno originale. Per il fondo di copertura sui fallimenti serviranno anni e avrà risorse ridotte. La garanzia comune sui depositi è stata rinviata a lungo.
Come funziona?
Spetta alla Bce decidere che una banca è in crisi e che deve quindi essere ristrutturata, salvata o lasciata fallire, ma il ruolo chiave sarà affidato alla Commissione europea, in un complesso processo che coinvolge una nuova agenzia per i fallimenti bancari e anche i ministri degli Stati membri. Le perdite ricadranno in primo luogo su azionisti e obbligazionisti della banca. Poi interverrà lo Stato e infine il fondo comune. Questo infatti sarà composto da versamenti dei singoli Stati, inizialmente conservati in "conti" separati. Se dovesse fallire una banca italiana, prima si utilizzeranno le risorse italiane versate nel fondo, poi si potrà accedere ai conti degli altri Stati . Questo meccanismo è stato ammorbidito ieri: già dal primo anno il 40% delle risorse raccolte sarà messo in comune tra tutti.
Quando partirà?
La Bce assumerà il ruolo di vigilanza sulle banche commerciali alla fine di quest’anno. L’agenzia di risoluzione e il fondo saranno lanciati poco dopo. Tutti i Paesi dell’Eurozona ne faranno parte, quelli che non hanno ancora la moneta unica potranno decidere di aderire.