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 2014  marzo 21 Venerdì calendario

I MILIARDI EUROPEI CHE L’ITALIA NON SA SPENDERE


Davvero una bella classifica: prima (si fa per dire) la Sicilia, che volontariamente o no è riuscita a dirottare 148 milioni di euro là dove non dovevano andare. O semplicemente a congelarli. Ma anche la Campania (17,4 milioni) e la Calabria 12 milioni) si sono distinte. Anzi si sono distinte tutte, al Sud e al Nord: le Regioni sono riuscite a non spendere, a tenere sotto gelatina o a imboscare, 12,9 miliardi di fondi europei, secondo l’ultimo controllo della Corte dei conti. In Toscana, tanto per dirne una, sono scomparsi come sassolini nella buca di un vulcano un paio di milioni di euro. Poi, l’altro ieri, ecco che l’Italia propone di non calcolare come «deficit di bilancio» i fondi strutturali co-finanziati, quelli in cui mette anch’essa una mano in tasca per contribuire (in genere per metà) agli investimenti pilotati da Bruxelles. È possibile che Bruxelles accetti? E che accettino gli altri 27 Paesi sottoposti alle stesse regole? O le varie «Trojke» che qua e là occhieggiano come falchi sulle nazioni più in crisi? Basterà attendere pochi mesi, per saperlo. Sempre che la proposta venga davvero ufficializzata.