Filippo Facci, Libero 21/3/2014, 21 marzo 2014
GUERRA DEI FUOCHI
Senta dottor Saviano, lei che ha la fortuna di non dover scrivere sempre e a tutti costi, faccia il favore: non scriva sempre e a tutti i costi, non si senta perennemente chiamato in causa perché 8 anni fa ha pubblicato un romanzo con un capitolo sui rifiuti in Campania. Se non ha da dire, non scriva, oppure sia più esplicito, e scriva. Tre ministeri «de sinistra» hanno mappato l’inquinamento campano e l’hanno fatto con l’Istituto superiore di sanità e ambientale, con il Consiglio per la ricerca in agricoltura, con l’agenzia per la protezione ambientale, coi carabinieri, la procura, l’università di Napoli, la Guardia di finanza e il Corpo forestale: il meglio che abbiamo. Bene, se ora questa mappatura dice che l’inquinamento corrisponde al 2 per cento (meno dell’1 per cento del suolo agricolo) lei su Repubblica non può rispondere con un lunghissimo e isterico nulla, parlare di «pantomima», «presente falsificato», dire che «la parola d’ordine è minimizzare» e che non hanno consultato «le associazioni», «i comitati cittadini», «Peppe Ruggiero ed Enrico Fontana». Gli allarmismi hanno messo in ginocchio il prodotto interno lordo campano, bloccato le esportazioni, contratto le vendite, gettato nel terrore madri e donne incinte, sputtanato una regione e tutto il Nord inquinatore: per anni. Se ha degli argomenti seri per spiegare che istituzioni e corpi ed organismi non siano una cosa seria, bene, lo spieghi, altrimenti a non essere serio è lei.