Stefano Vergine, L’Espresso 21/3/2014, 21 marzo 2014
BORSA ARPE COMPRA ARPE
Un rialzo del 120 per cento da inizio anno. Lo ha messo a segno il titolo di Banca Profilo, la piccola banca d’affari presieduta da Matteo Arpe. Una performance da primato. Negli ultimi due mesi e mezzo l’istituto con base a Milano ha surclassato le altre azioni del comparto bancario trattate a Piazza Affari. In questi giorni la quotazione è arrivata a toccare quota 0,45 centesimi di euro, il massimo dall’estate del 2010. Come si spiegano tutti questi acquisti su Banca Profilo? E chi è stato a comprare? A quanto pare gli investitori hanno apprezzato il piano industriale presentato a fine gennaio da Arpe. Il banchiere ex Capitalia, che attraverso la società d’investimento Sator controlla Banca Profilo con il 53 per cento delle quote, ha tra l’altro promesso di restituire agli azionisti il 50 per cento degli utili sotto forma di dividendi.
Tutto spiegato, dunque? Non è detto. Tra i compratori dei titoli di Banca Profilo compare infatti Sator Private Equity Fund, il fondo d’investimento di Arpe. Dall’inizio di dicembre alla metà di marzo, la società Arepo Bp - la controllata del fondo che nominalmente detiene le quote di maggioranza di Banca Profilo - ha infatti comprato circa 932mila azioni del piccolo istituto, per un controvalore di quasi 213mila euro. Gran parte degli acquisti sono stati conclusi a prezzi compresi tra 22 e 28 euro, di molto inferiori alla quotazione corrente. Sul mercato qualcuno immagina ipotesi speculative: «Più il valore di Banca Profilo aumenta, più Sator potrebbe avere convenienza a fonderla con una banca più grande», suggerisce un analista che preferisce l’anonimato. Ma c’è un dato più certo: se il titolo sale, aumenta anche la performance del fondo gestito da Sator.