Marco Damilano, L’Espresso 21/3/2014, 21 marzo 2014
TOP E FLOP
TOP LORENZO GUERINI
Risse, calci e sputi, primarie truccate: niente paura, il Pd resta lo stesso. Chi fa la guardia al bidone del partito mentre il premier-segretario gira l’Europa? Il reggente viene da Lodi, pazienza, prudenza e sapienza, Dna democristiano. Lo chiamano Arnaldo (come Forlani), ma farà il Cireneo: portare la croce del Messia di Firenze. E se le europee andranno male, sarà colpa sua.
FLOP ANTONIO MARZANO
Il pacchetto Renzi annuncia l’abolizione del Cnel, il Consiglio nazionale economia e lavoro (sei donne su 64 consiglieri, per dire della rappresentatività). Ma il suo presidente (dal 2005 è l’ex ministro berlusconiano) non vuole mollare. Unito nella lotta a senatori, dirigenti, generali, tutti affetti dalla nuova psicosi dei palazzi romani: oddio, sono diventato facoltativo.
TOP GIORGIO MASTROTA
Cose da pazzi, il re delle televendite conteso dai retroscenisti politici che gli chiedono di spiegare i trucchi di comunicazione di Renzi nella sua «téléachat», come l’ha chiamata il giornalista Eric Josef su “Libération”. Nuovi intellettuali organici: «Ma io “venghino signori” non l’avrei detto: è da imbonitori ». Professionale.
FLOP LARA COMI Europarlamentare di B. , ti spiega lei come si vive. Marianna Madia non può fare il ministro incinta («è come un centometrista che corre con una gamba rotta»), gli alluvionati «non dovevano rifugiarsi nello scantinato» (ci vivevano, infatti, purtroppo). Cattive maestrine.