L.D., Il Sole 24 Ore 20/3/2014, 20 marzo 2014
SAMORÌ PERDE LA PARTITA IN TRIBUNALE
Il voto a distanza voluto da Bper nel 2013 fu legittimo. Con una sentenza depositata ieri e riportata dall’AdnKronos, il Tribunale ordinario di Bologna ha rigettato le domande formulate da un gruppo di soci di Bper guidati Gianpiero Samorì. L’avvocato modenese, protagonista di un lungo duello con gli attuali vertici della banca emiliana, aveva richiesto l’annullamento delle delibere assunte dall’assemblea di aprile 2013, che avevano portato alla nomina di alcuni amministratori. Samorì fondava la sua richiesta sulla presunta invalidità dei "centri di voto" sparsi per l’Italia (come Avellino o Lamezia Terme), ovvero i luoghi in cui i soci esprimono il loro voto anche senza la presenza fisica in assemblea. I giudici, invece, hanno confermato la piena legittimità di Bper di dotarsi delle strutture a distanza così da favorire la più ampia partecipazione del corpo sociale all’evento assembleare. Chissà se Samorì, che oggi è impegnato in politica con il movimento Mir, studierà ora qualche contromossa. All’orizzonte c’è già la prossima assemblea, attesa per il 12 aprile. (L.D.)