Fulmini 21/3/2014, 21 marzo 2014
IMPAZZIRE
«Per la Champions ora vedo il Real Madrid superiore un po’ a tutti, anche se il Bayern Monaco e il Barcellona sono sempre squadre difficili da battere. In questo momento Cristiano Ronaldo ha qualcosa in più di Messi, anche se io impazzisco per l’argentino» (Francesco Totti).
VECCHIO «Quando mi paragono a Marquez, che ha 20 anni, mi vedo più vecchio. Però quello che mi rassicura è vedere che come me invecchiano anche gli altri, anche Pedrosa, che ha 29 anni ed è diventato grande. Credo che un pilota possa andar forte fino a 40 anni» (Valentino Rossi).
RICORDI «Mi ricordo dodici mesi fa, la prima conferenza stampa. Ero teso. E mai avrei potuto immaginare che adesso sarei stato qui da campione del mondo. Iniziava una nuova avventura e non sapevo esattamente che cosa dovevo aspettarmi. Ora la pressione c’è, non posso negarlo. Tutti si aspettano da me il risultato» (Marc Marquez).
RITORNI «Tornare in azzurro? I palcoscenici mondiali mi hanno sempre stimolato. Se Bonitta mi chiamasse non gli parlerei per telefono ma lo incontrerei a quattr’occhi. Sarebbe difficile resistere al fascino della Nazionale» (la pallavolista italo-cubana Tai Aguero, tornata a giocare dopo la maternità).
OTTIMISTI «Gli avversari sono più ottimisti di noi perché da fuori non puoi capire la realtà. I tempi dei test sono una cosa, la gara un’altra e noi per ora non abbiamo le caratteristiche per stare con i primi quattro. È un dato di fatto» (Andrea Dovizioso e la sua Ducati Open).
FORMAZIONE «Il problema del rugby italiano è la formazione: non c’è nessuno in gradi di farla. I giocatori ci sono, i giovani praticanti crescono, gli allenatori no» (Diego Dominguez, recordman di punti in azzurro).
COCCOLE «Sicuramente quando arrivi in una grande squadra molto giovane è fondamentale il ruolo dell’allenatore. A me Capello insegnò disciplina, concentrazione e attenzione. Balotelli non va sempre giustificato e coccolato. A 23 anni deve prendersi le sue responsabilità» (l’ex rossonero Marco Simone).
GAVETTA «Le opportunità nel calcio capitano. Stramaccioni si è trovato nel posto giusto al momento giusto e si è giocato la sua chance. Seedorf ha sempre goduto della stima di Berlusconi. Io però sono contento della mia gavetta. Partendo dall’alto e cadendo ci si può fare molto male» (Eugenio Corini, allenatore del Chievo)