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 2014  marzo 20 Giovedì calendario

FINMECCANICA TORNA A FARE UTILI


Finmeccanica torna all’utile dopo due anni di rosso. L’esercizio 2013 riporta un risultato netto positivo per 74 milioni, una cifra modesta rispetto alle dimensioni del gruppo ma sufficiente, insieme all’aumento degli ordini di circa l’11%, a far dire all’ad Alessandro Pansa che si è chiuso un anno di transizione e che ora si può aprire la fase di rilancio.
Complessivamente il bilancio è a due velocità. A sostenere Finmeccanica è soprattutto la redditività dei settori aerospazio e difesa, ma pesa ancora la zavorra AnsaldoBreda. Gli ordini hanno raggiunto quota 17,57 miliardi rispetto ai 15,86 miliardi d del 2012 proprio grazie ai due settori chiave. Sui ricavi, scesi da 16,5 a 16 miliardi hanno pesato i tagli dei budget della Difesa sia in Europa che negli Usa. Le difficoltà di alcune controllate, non solo AnsaldoBreda ma anche aree della conglomerata Selex Es, hanno frenato l’ebita, sceso a 949 milioni dal miliardo del 2012. Ma i contraccolpi sarebbero stati anche peggiori senza gli effetti positivi dei piani di ristrutturazione ed efficientamento, che hanno visto la redditività operativa di Aerospazio e Difesa salire dal 7,3% al 7,5% dei ricavi. Anche la grana della commessa dei 12 elicotteri AW 101 annullata dalla Difesa di Nuova Delhi, ha fatto sentire il suo peso sui conti, In leggera riduzione l’indebitamento netto: 3,31 miliardi rispetto a 3,38 miliardi del 2012.
Pansa, in scadenza di mandato, rivendica la riorganizzazione di Finmeccanica attraverso il rafforzamento della governance, la ristrutturazione delle attività industriali, la concentrazione nell’Aerospazio e Difesa con la cessione di Ansaldo Energia e la ricerca di soluzioni che consentano il deconsolidamento del settore Trasporti. La fase di rilancio, perciò, sarà basata sul core business, mentre il destino di AnsaldoBreda è segnato. Ridurne il peso, ragionano a piazza Monte Grappa, «appare pertanto condizione indispensabile affinché Finmeccanica possa cogliere in pieno i benefici derivanti dal rilancio del comparto Aerospazio e Difesa». Pansa può contare sull’appoggio del governo e dell’azionista Tesoro. Sia il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che quello dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, hanno fatto sapere di condividere il piano strategico approvato dal cda. Per il deconsolidamento dei Trasporti non si esclude il coinvolgimento di investitori istituzionali italiani, perché dovrà avvenire «assicurando la dovuta attenzione alle problematiche sociali e di localizzazione industriale». Ma intanto si sarebbero fatti avanti Thales e Bombardier.