A.L., Pagina 99 19/3/2014, 19 marzo 2014
LE NOTIZIE FORMATO BIG DATA
La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una sola ma grande». È il detto attribuito al poeta Archiloco che ispira la nuova creatura del 36enne, geniale statistico Nate Silver. FiveThirtyEight è un sito di data journalism, ovvero di analisi e visualizzazione di dati significativi che fungano da strumento per raccontare dallo sport alla politica, dalla scienza all’economia. In queste prime ore ci sono gli scontri in Venezuela, l’aereo scomparso e le gaffe di Bergoglio, ma trattate attraverso la statistica.
La sfida è grandiosa e affascinante ed è stata lanciata lunedì con un lungo manifesto (c’è chi ha contato le parole: 3500) nel quale lo stesso Silver presenta il progetto. Passando dal suo blog sul New York Times alla rete tv Espn, si è imbarcato per il mare aperto del nuovo giornalismo.
Il pluralismo dei temi e Five Thirty Eight è un marchio che è quasi sinonimo di Nate, Silver (su twitter, l’account fino a qualche giorno fa era quello personale del genietto) eppure dietro agli schermi c’è un super team di una nuova stirpe, che mescola la capacità di selezione e scrittura dei vecchi giornalisti, con la capacità di maneggiare dati e di visualizzarli in infografiche. Il futuro del giornalismo passa anche di qui. E per questa ragione Silver ha puntato sulla selezione della squadra: no a opinionisti, no a chi usa statistiche solo per abbellire i pezzi, si ai giornalisti matematici.
«Ai giornali tradizionali manca il lavoro sui dati, nel mercato c’era bisogno di questo» scrive colui che giusto due anni fa riuscì a indovinare il risultato di 50 stati su 50 con precisione impressionante. Lo studio e la “traduzione” dei Big Data non sono ancora la nonna nel giornalismo, conclude Nate Silver.