wa.ma., Il Fatto Quotidiano 19/3/2014, 19 marzo 2014
IL MIO CAPPOTTO ROVINATO
Il cappotto di Renzi? Sì è nostro, è un prodotto delle nostre sarte. È made in Italy”. A parlare è Tony Scervino, l’imprenditore che insieme allo stilista Ermanno Daelli, possiede il marchio Ermanno Scervino. Ovvero la casa di moda fiorentina che veste Matteo Renzi ormai da anni. Scervino sono i vestiti che fanno tanto Matteo Style: giacche molto sagomate e tagliate, pantaloni che si stringono in fondo, tessuti brillanti, leggeri, con un pizzico di hi tech. E allora, quel cappottone grigio, la versione 2.0 del classico loden, con cui Matteo si è presentato all’incontro ufficiale con la Merkel ha stupito un po’ tutti: sembrava una linea diversa.
Signor Scervino, il cappotto è vostro?
Sì.
Ma è diverso dal solito stile.
Perché, non è piaciuto?
Diciamo che ha sollevato qualche perplessità.
Ma perché lui se l’è abbottonato male. E un cappotto così, se si sbaglia un’asola, si perde tutto il disegno.
L’ha preso per l’occasione?
Sinceramente non lo so, ma potrebbe averlo comprato all’inizio dell’inverno.
Da quanto vestite Renzi?
Ci tengo a precisare che non lo vestiamo in maniera esclusiva. Però, da quando era sindaco di Firenze. Per noi, è un grande onore: è una persona perbene, estremamente intelligente, che emana energia.
Quindi lo stile alla moda di Renzi si deve a voi?
Alla moda nel senso di moderno, nel senso che è innovativo nelle proporzioni. Non nel senso di trendy. Noi abbiamo uno stile molto femminile per le donne e moderno per gli uomini.
Come l’avete conosciuto Renzi?
Firenze per certe cose è un paesello piccolo, ci si conosce tutti.
E vi siete trovati subito in sintonia?
Assolutamente. Poi lui ci tiene moltissimo al made in Italy. E anche noi.
A proposito di moda: la giacchetta da Fonzie, con cui lui si presentò da Amici non era vostra, giusto?
No, quella no. (E in effetti, “me l’ha regalata un’amica, Donatella Versace”, disse lui all’epoca, ndr).