Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 19 Mercoledì calendario

DIRITTO

& ROVESCIO–

Marianna Madia, nominata incautamente da Matteo Renzi (che evidentemente non poteva rifiutare) ministro della pubblica amministrazione, ha proposto che i pensionati che lavorano debbano lasciare allo stato il 50% di quanto prendono. Debbono cioè essere espropriati per la loro sfacciataggine. In genere, costoro sono persone che lavorano per le imprese private. E quindi ottengono retribuzioni pari al servizio da loro prestato: le aziende ti pagano per ciò che rendi. Essi inoltre godono di pensioni che sono frutto di versamenti. Inoltre sui compensi libero professionali post pensione si vedono già detrarre almeno il 50% di tasse. Poi pagano altri contributi previdenziali di non cui non vedranno un tubo. La Madia è stata eletta da bambina grazie a uno sponsor. È stata riletta per lo stesso motivo. È stata poi imposta a Renzi per diventare ministro. Lei sì che dovrebbe lasciare l’intero stipendio che, a occhio e croce, sembra, nella sostanza, rubato.