Francesco Caldarola, Pagina99 WE 15/3/2014, 15 marzo 2014
SE L’ODOR DI SANTITÀ È DA ACQUOLINA IN BOCCA
Se il diavolo fa solo le pentole, ai coperchi (e anche a un sacco di altre cose) ci pensano Quel che passa il convento, il programma di cucina che hanno avuto il genio di titolare così su TV2000, la rete della Conferenza Episcopale Italiana.
Dimenticatevi il “vuoi che muoro” di Joe Bastianich di Masterchef e smettete di canticchiare la melodia de Le tagliatelle di nonna Pina, de La Prova del cuoco: l’avanguardia del fornello in tv ha il volto giovane e la parlata casertana spigliata del frate (con quel titolo era scontato) che conduce Quel che passa il convento (d’ora in poi QCPIC), padre Francesco Del Grosso: affiancato da un volto della rete, la rassicurante Virginia Conti, a districarsi tra le ricette ogni giorno alle 10.55 c’è lui, con dei tempi televisivi da, far impallidire Benedetta Parodi.
La riuscita del programma passa – in buona parte – da qui: dal fatto di riuscire a coniugare in maniera sorprendente cucina ed etica cristiana, la torta di zucchine con la dottrina, il piatto light con i consigli sulla Quaresima. A differenza del simile Croce before meals, an apostolate, dove l’ormai leggendario father Leo è impegnato “a rafforzare il senso della famiglia sedendo tutti attorno alla tavola di casa”, ma che visto da qui suona per forza di cose troppo esterofilo, troppo americano, padre Francesco è “perfetto”. È accattivante e rassicurante insieme, chiama naturalmente il sorriso, mangia la frittella anche se è ancora calda, sviluppa un’empatia che infatti consente al programma di superare in ascolti, giusto per dire, tutti i principali canali all news italiani. A QCPIC partecipano a rotazione ogni settimana gli spettatori “normali”, perché la missione è quella di raggiungere tutti con ricette facili e semplici, tanto che spesso non vengono usati neanche elettrodomestici, ma servono solo le mani «l’elettrodomestico che ci ha dato Dio» spiega padre Francesco. Televisivamente il programma è ben scritto (da una vecchia volpe come Paolo Taggi e da una fine conoscitrice come Marina Pizzi): prima della ricetta cucinata in diretta (alcune anche estere: «Oggi facciamo la ciorba di fagioli di Irina dalla Romania!» sorride padre Francesco, sapendo che parte del pubblico è composto da badanti e collaboratrici domestiche), c’è pure una parte più, per così dire, di intrattenimento, con le chiamate da casa, i personaggi riconoscibili («dov’è Nonna Angelina?»), i gadget in regalo («la mitica presina di QCPIC!»). Ma guai a sottovalutarne le potenzialità, contando anche la concorrenza nel settore “food” (centodieci testate cartacee e settanta programmi dedicati solo in Italia, come ha certificato una i ricerca recente) : i like su Facebook hanno passato gli 8mila (la pagina di Mattino Cinque, solo per fare un esempio, ne ha la metà), e vanno forte anche i video su YouTube.
«Pace e bene», dice sempre padre Francesco salutando. Bastianich e la Clerici sono avvisati.