F. Bat., Corriere della Sera 17/3/2014, 17 marzo 2014
E FOGLI CANTA: «GRAZIE MOSCA!»
DAL NOSTRO INVIATO SINFEROPOLI — «Spasibo! Grazie, Russia! Grazie, Crimea!». Non è una storia di tutti i giorni, un’annessione. E alle 7 di sera nella festa sul palco di Sebastopoli, a pochi metri dalle navi della Flotta di Putin, discretamente guardato dai 22 mila soldati russi che hanno invaso la penisola, assieme ad altre star locali sale a cantare una voce italiana: Riccardo Fogli. «È una grande festa di popolo!», dice, circondato da quattro musicisti, acclamato da migliaia di russi e da bandiere che festeggiano la vittoria del referendum. Ha mezz’ora di canzoni: «Malinconia», «Per Lucia», «Compagnia», i sempreverdi «Piccola Ketty» e «Storie di tutti i giorni»… La piazza l’accompagna in italiano, acclama «La Crimea è Russia!», agita cartelli «No alla Nato!» e «Via i fascisti da Kiev!». Fogli s’emoziona: «C’è un bellissimo sapore di festa. Di serenità. Gente che salta. Io non ho visto cannoni e carri armati, solo una folla felice…». Perché gli altri, forse, si sono nascosti… «Non mi fate entrare in discorsi che non conosco. Il sapore politico della cosa, non lo sento. Io vedo bandiere russe e ucraine insieme. Sembra di stare a piazza San Giovanni il Primo maggio, o in un concerto in piazza del Duomo…». L’ex Pooh è dal 4 marzo in tournée per la Russia: «Venerdì, mi hanno contattato chiedendomi di venire a cantare. Mi hanno messo a disposizione un charter privato alle 4 del mattino. Sono atterrato in Crimea, ho cantato, ora riparto per Mosca». Gli hanno messo in mano un foglietto, c’era qualcosa in russo da dire sul palco: «Non sono portato per le lingue. So solo che per me è stato un grande onore, venire qui» .