Corriere della Sera 15/3/2014, 15 marzo 2014
IL DEBITO ARRIVA A QUOTA 2.089 MILIARDI. FITCH: RIPRESA ANCORA FIACCA
Nuovo record per il debito pubblico italiano arrivato in gennaio, secondo i dati diffusi da Bankitalia, a quota 2.089,5 miliardi. Il dato che conta però - visto che il debito cresce se aumenta il fabbisogno da finanziare - non è la cifra assoluta ma quella del rapporto col Pil (Prodotto interno lordo) che comunque resta su livelli altissimi. Anche perché l’economia ristagna e la ripresa è debolissima o «fiacca», come la definisce nella sua analisi previsionale Fitch, la più piccola delle agenzie internazionali di rating. L’attività di investimento resterà «modesta» e il tasso di disoccupazione raggiungerà quest’anno il picco massimo, rileva ancora Fitch stimando per l’Italia una crescita del Pil dello 0,6% nel 2014 e dell’1% nel 2015. L’Eurozona nel suo complesso, grazie al miglioramento della fiducia sui mercati,farà invece meglio del previsto, con uno sviluppo dell’1,1% quest’anno e dell’1,4% il prossimo .
Tornando ai dati di Bankitalia, l’incremento di 20,5 miliardi del debito pubblico è dovuto essenzialmente all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state in gennaio pari a 31,0 miliardi, in linea col valore registrato nello stesso mese del 2013 (30,8 miliardi). Intanto il Tesoro ha rivisto il conto economico del settore statale in gennaio abbassando l’avanzo di 800 milioni di euro della stima preliminare a 566 milioni di euro. In particolare, le entrate sono state pari a 35,785 miliardi di euro, a fronte di spese per 36,351 miliardi.