Mauro Evangelisti, Il Messaggero 15/3/2014, 15 marzo 2014
COCA E SESSO, LE MISSIONI DELLA DAMA BIANCA
L’unica cosa che torna nella storia di Federica Gagliardi è il trolley. Rosa e glamour. Tutto il resto, a partire dal contenuto, i 24 chili di cocaina, valore 8 milioni di euro, trovati dalla finanza al suo arrivo all’Aeroporto di Fiumicino da Caracas, è un’immagine che stona con la bionda trentunenne - appariscente e a cui piace apparire - di San Cesareo, vicino a Zagarolo, provincia di Roma. Da lì inizia il cammino di Federica, prosegue nello staff di Renata Polverini alla Regione Lazio, la porta sull’aereo dell’allora premier Berlusconi, diretto al G8, in Canada.
Poi a Panama e in Brasile, dove incrociarono anche Lavitola, su cui sta ora indagando la procura di Napoli. In cui l’accusarono di essere finita nell’harem di Berlusconi, ma lei ha sempre smentito. In questa vicenda s’inserisce un altro filone d’indagine, legata a quel viaggio in America Latina: un imprenditore, Capriotti, parlò di ricatti, festini e video a luci rosse.
LA MISSIONE
In fondo, la missione da corriere della droga, da protagonista di una puntata di «Prigionieri di viaggio», non c’entra neppure con le foto con cui negli ultimi anni Federica ha animato la sua pagina Facebook: lei che balla nelle più belle location al mondo, il Pacha a Ibiza, il Pineta a Milano Marittima, l’ Art Cafè a Roma. E poi Miami, Londra e Montecarlo (dove pare viva il suo vero grande amore segreto). Ecco, Federica che sogna una carriera politica e si gode una nottata a Saint Tropez, oggi è al centro dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm della Direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Filippelli, in cui si parla di legami tra narcotrafficanti sudamericani e clan della camorra.
E in mezzo Federica che ieri, scossa e demoralizzata dopo una notte in carcere, di fronte al giudice si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Gli investigatori indagano sui viaggi diplomatici, quelli che possono superare tranquillamente i controlli. E si potrebbe guardare alla politica. Ma Federica come può comparire in un intreccio così esplosivo? Certo, uno si chiede come finanziasse una vita tanto invidiabile, tra Miami, Londra, Ibiza.
SOLDI
Federica sembra una delle espressioni più fulminanti del generone Roma Nord-pariolino-godereccio, ma chi la conosce invita a spostare l’obiettivo su Roma Sud, Eur, soldi e tempo per divertirsi. Eppure, anche queste cartoline non c’entrano con Federica che passeggia tra i peggiori bar di Caracas, tra scontri e proteste contro Maduro, si fa consegnare 24 chili di coca, inforca gli occhiali da sole, passa magicamente i controlli all’aeroporto venezuelano, si assopisce sulla poltrona dell’aereo dell’Alitalia, senza immaginare che l’aspettano i finanzieri.
Dalle foto sorridente a Miami al carcere di Civitavecchia. E lei che dice in lacrime: «Mi hanno fregato». «Ma soprattutto - diceva ieri chi l’ha conosciuta tra politica e Regione Lazio - ma tu affideresti un carico da otto milioni a Federica?». Come dire: una ragazza preparata, laurea alla Pontificia Università Lateranense e master alla Luiss, ma in Regione avevano colto una certa leggerezza. «Ma non ha mai rubato lo stipendio, anzi. Molto bella, ma non se la tirava». Ecco, magari l’espressione «non se la tirava», non è la migliore dopo che è stata trovata con 24 chili di coca. «Però - dicono ancora le colleghe di allora - era inappuntabile. Anche se...». Anche se qualcosa era cambiato dopo quel viaggio al G8 sull’aereo di Berlusconi. Mettiamo indietro il nastro: Federica, dopo la laurea e il master sogna la politica. Su Facebook segna con un cuoricino il 29 settembre - compleanno di Berlusconi - ma prima si candida alle municipali con Italia dei Valori, poi fa un passaggio in Campidoglio con un assessore di centrosinistra. Tra i suoi mentori, le cronache indicano anche un consigliere comunale del Pdl, Orsi, che finirà nei guai (ma non è stato condannato) per una storia di droga. Infine, Federica plana nel comitato elettorale della Polverini, presentata da Guido Violati, marito della Cucinotta. Dopo la vittoria, la Polverini l’assume con un contratto da 45 mila euro in Regione. Tutto bene, lavora nell’ufficio del segretario generale Ronghi, non passa inosservata per il corpo e il viso da bambola. Giugno 2010: incontro fatale con Berlusconi, viaggio, foto, titoli, interrogazioni su come avesse già maturato ferie per assentarsi. E la pubblicità.
LE AMICHE
Lei cambia. Non fa il salto di qualità, non finisce nell’entourage di Berlusconi, ma arrivano gli inviti nelle discoteche importanti, le ospitate, la notorietà, le foto con Quagliarella. La piccola fama travolge un tronista, perché non dovrebbe galvanizzare Federica, presa in mezzo tra il sogno di entrare in politica e quella di varcare le porte di un privé di una discoteca a Miami?