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 2014  marzo 15 Sabato calendario

IL RITORNO DELL’ASCELLA PELOSA

Una campagna pubblicitaria piuttosto insolita, specie per i paesi anglosassoni, porta in primo piano una parte del corpo femminile di cui si parla pochissimo: l’ascella. La Dove, gigante dei prodotti per l’igiene personale, fra cui guarda caso una nuovissima linea di deodoranti hi-tech, esorta le donne a sfoggiare, mostrare, sbandierare le loro ascelle. E non più a nasconderle pudicamente come fonte di possibile imbarazzo, complessi, cattivo odore, antiestetici aloni da mascherare. Nello stato del New Jersey poi, sonon prannominato popolarmente “the armpit of America”, sono comparsi enormi manifesti con una giovane donna bionda in canottiera bianca, aria fiera e fresca e braccia alzate; accanto a lei la scritta «Caro New Jersey, quando la gente ti chiama “l’ascella d’America” prendilo come un complimento».
Un articolo sul New York Times ha aperto il dibattito su quello che potremmo definire l’orgoglio ascellare. Una certa pruderie, per lo meno negli Stati Uniti, spinge molte persone a usare neppure la parola ascella, cioè armpit, preferendo il più generico underarm.
Chiamala come vuoi, è una parte del corpo da depilare e sterilizzare senza pietà fin dalla primissima adolescenza. Un obbligo sociale fra i paesi evoluti che non ha ancora del tutto conquistato il sud d’Europa. E anche negli Stati Uniti si segnala qualche (per la verità rarissimo) caso di disobbedienza civile: ha fatto il giro del mondo una foto di Julia Roberts che saluta i fan sollevando il braccio destro e rivelando un’inattesa ascella tutt’altro che depilata. Per la verità sembrava frutto di trascuratezza piuttosto che una scelta.
Dall’altra parte dell’oceano le fa eco una ragazza spagnola, Paloma Goñi, che a Malaga conduce la sua personale battaglia contro la depilazione femminile, documentandola con foto e primi piani di gambe, le sue, e ascelle cespugliose, le sue, che pubblica sul suo blog
Airesdescambio.
Dopo sette mesi di astinenza dal rasoio e simili
si chiede in un post: “Il fatto di essere donna mi obbliga a depilarmi? Sono previste altre opzioni?”. È una questione di igiene, rispondono gli esperti: con le ascelle depilate è più facile tenere sotto controllo il sudore. Ma l’ascella, specie non depilata, può esercitare un notevole richiamo erotico, come teorizza e ripete ogni volta che può Tinto Brass. Gli uomini più narcisi, quelli che al grido “glabro è bello” negli ultimi anni avevano abbracciato la moda della pelle superliscia, oggi fanno dietrofront. Basta guardare la copertina di Vogue Homme francese su cui campeggia un torrido James Franco in canotta nera e ascelle pelose accanto al titolo “Una star che si chiama desiderio”. L’afrore dell’ascella è un classico fin da bambini, come insegna oggi il cartoon Mr Peabody and Sherman in cui Agamennone si prepara alla battaglia e motiva le truppe odorandosi le ascelle e gridando: “Il profumo della vittoria!”