Il Fatto Quotidiano 14/3/2014, 14 marzo 2014
QUEL MEZZO MILIARDO DI EURO DI CUI NON SI HA PIÙ TRACCIA
OLTRETEVERE tutto è possibile. E lo sa bene la procura di Roma che da anni indaga sul riciclaggio attraverso i conti vaticati. L’inchiesta è molto vasta. Alcuni filoni sono stati chiusi, ma altri restano aperti. Si è conclusa la parte che riguarda i 23 milioni di euro, poi sequestrati, che si cercò di spostare nel 2010 dal Credito Artigiano a Jp Morgan. Si tratta di operazioni caratterizzate da omissioni punite dalle norme antiriciclaggio, per le quali rischiano il processo l’ex direttore dello Ior Paolo Cipriani e il suo vice Massimo Tulli, entrambi dimissionari. Questo è solo il primo capitolo di un’inchiesta molto più ampia. Ancora in fase di indagine, la parte sul riciclaggio contestato all’avvocato Michele Briamonte, come anche su altre ipotesi di riciclaggio finiti nel mirino della procura. Altro filone è quello che riguarda la fuga di capi dallo Ior. Poco meno di mezzo miliardo di euro è sparito infatti dalle banche con sede nel nostro paese dal 2009 al settembre del 2012 dai conti correnti dello Ior. Dati messi nero su bianco in un’informativa della guardia di finanza dalla quale è stato aperto un ulteriore procedimento.