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 2014  marzo 14 Venerdì calendario

DALL’IDV AL G8 PASSANDO PER LA REGIONE


È una dama (bianca) e di compagnia. Come i disturbatori televisivi, la romana Federica Gagliardi appariva e scompariva con rumorosa discrezione. Soltanto il viaggio di Stato con il capo di governo, il seduttore Silvio Berlusconi, l’aveva mostrata al popolo, ai fotografi ai paparazzi e, soprattutto, ai rotocalchi patinati, che con coraggio estremo la immortalavano durante corse, esercizi e flessioni nel parco di Frascati. In divisa sportiva e sensuale, ovvio. Era l’estate di 4 anni fa. E questa ragazza biondissima, che ebbe in sorte pure il soprannome di Barbie, attraversò l’oceano con aeromobile pubblico per presenziare al G8 di Toronto e, senza interruzioni, a una puntatina a Panama con Valterino Lavitola e in Brasile. Ma ancora prima di servire come assistente a cottimo il Cavaliere, la dama bianca già bazzicava la politica romana, quella che, appunto, si fa bazzicare. Quando Berlusconi, per ampliare il campionario di parabole evangeliche, disse di aver ingaggiato la signorina Gagliardi perché le sue collaboratrici erano indisponibili, la dama bianca già lavorava in Regione Lazio, e neanche in un posticino marginale. Con referenze non meglio precisate, non ancora trentenne, la ragazza fu assunta da Salvatore Ronghi, il segretario generale, uomo di raccordo e di potere di Renata Polverini, la governatrice. Ma la deputata di Forza Italia, oggi, risponde come risponde chiunque abbia incontrato, incrociato e sfiorato la dama bianca: “Non sapevo chi l’aveva portata”. E neppure chi l’aveva promossa, immediatamente, dopo un volontariato nel comitato elettorale Polverini presidente.

IL 2010, e possiamo scrivere con una certa sicumera, fu l’anno centrodestra di Federica Gagliardi. Il 2008 fu l’opposto, centrosinistra, o comunque zona minata per il Cavaliere. La ragazza fu candida dall’Italia dei Valori per un seggio da consigliere di Municipio, quartieri Tor di Quinto e Delle Vittorie. L’allora senatore Stefano Pedica non vuole rilasciare dichiarazioni: “Non sapevo chi l’aveva portata”.
Il biennio precedente, 2006-2007, per completare l’intero arco politico e istituzionale, la Gagliardi era in Campidoglio, giunta di Walter Veltroni, impiegata presso l’assessorato al commercio. E scoperti i risvolti odierni, non fu una felice intuizione. Qualche mese fa, dopo un periodo di assenza, nonostante le non lontane sfilate di moda, la dama bianca fu segnalata in Corso Vittorio Emanuele II di Roma: responsabile per le relazioni esterne di Alleanza democratica, il movimento nostalgico di Giancarlo Travagin. Nel gruppo c’era Alfonso Papa, che va con la battuta classica: “Non sapevo chi l’aveva portata”. Direte, possibile che non ci sia nessuno con la sapienza giusta per esclamare “io so chi l’aveva portata”. Il temerario si chiama Francesco Maria Orsi, ex consigliere romano con Gianni Alemanno sindaco, che s’arrogò il diritto di poter comunicare: io ho presentato Federica a Berlusconi. Nel frattempo, la carriera di Orsi s’è inceppata. Il responsabile per il decoro, che portava l’orologio sopra il polsino, è stato rinviato a giudizio per riciclaggio. Un socio l’aveva accusato – ma l’indagine è stata archiviata – anche di aver “ceduto cocaina” durante i festini con le prostitute. Orsi si difese con una citazione da maestro: “Ora capisco quello che prova Berlusconi”.