Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 14 Venerdì calendario

L’EX DIPIETRISTA ROMANA CHE ACCOMPAGNÒ SILVIO A CENA CON OBAMA


Di lei resterà soprattutto la foto scattata sotto l’aereo dell’Aeronautica che portava la delegazione dell’Italia al G8 di Toronto. Bella e sconosciuta, attirò immediatamente l’attenzione. E resterà, consegnata al web, l’intervista radiofonica a «La Zanzara», in cui cercava di spiegare perché Silvio se l’era portata al consesso dei Grandi della Terra. «Mi ha dato questa opportunità, l’ho colta... Lo considero uno stage».
Federica Gagliardi, ribattezzata la Dama Bianca, e mai nome fu più azzeccato considerando quanta polvere bianca aveva nel trolley, era al fianco di Berlusconi in Canada, poi a Panama (dove c’è Valter Lavitola), e anche in Brasile. Il Cavaliere se la portò dietro pure alla cena con i Capi di Stato dove ebbe modo di sfiorare Obama, la Merkel e Sarkozy. Il primo, soprattutto, le rimase tanto impresso. «Capite, l’uomo più potente del mondo...». Riferì l’Ansa: «La Gagliardi è stata notata anche dalle delegazioni straniere. “Era seduta dietro il presidente Berlusconi in occasione del rinfresco la sera dell’arrivo delle delegazioni’’, riferisce un diplomatico europeo».
La sua ascesa e caduta si può raccontare con pochi nitidi flash. Nata a Roma nel 1982, laurea in giurisprudenza alla Luiss, master alla Pontificia Università Lateranense, comincia come assistente di un assessore comunale della Giunta Veltroni. Gaetano Rizzo, l’ex assessore, ricorderà: «Me l’avevano segnalata degli amici. Era brava. Purtroppo dopo la scadenza del suo contratto, ci sono state le elezioni e avendo vinto il centrodestra, siamo andati tutti a casa».
Lei in verità ci aveva provato, a restare. Alle amministrative è candidata nelle lista dell’Idv (venticinquesima per il Comune, capolista per il XX Municipio), ma le elezioni vanno male per il centrosinistra e malissimo per lei: racimola appena 24 preferenze. Come era finita in lista? «Lavoravo presso la segreteria del senatore Stefano Pedica. Mi hanno chiesto un piacere, ho accettato. Ma ero solo una riempilista».
Vincono i berluscones, intanto, e lei cambia cavallo. La ritroviamo al seguito di un consigliere comunale, Francesco Maria Orsi, di An, che si occupa di decoro urbano. Orsi vorrebbe tanto riportare le bighe al Circo Massimo, ma non se ne fa niente anche perchè lo pizzicano in un giro di squillo e cocaina (ahi!) e Alemanno gli ritira lestamente la delega.
La svolta arriva nella primavera 2010. Entrata nello staff elettorale di Renata Polverini (che oggi dice: «Non ho parole»), Federica incrocia Berlusconi nel retropalco di piazza San Giovanni. È il 20 marzo 2010. Quella bella ragazza bionda, dal seno prorompente, fa una grande impressione al presidente del Consiglio. Il quale, si sa, è assai sensibile a certi argomenti. Lei è estroversa. «In quel frangente, parlando dei miei studi, gli avevo espresso questa volontà di fare un’esperienza internazionale... Lui al momento non mi promise nulla. Però si è ricordato della cosa».
Eccome se Berlusconi si ricordò. Il 24 giugno appariva bella e sorridente dalla scaletta dell’aereo di Stato. Nel frattempo, la Polverini era divenuta Governatore del Lazio e la giovane aveva avuto un contratto da assistente del nuovo segretario generale. Era ancora in prova, ma quando telefonarono da palazzo Chigi spiegando che il Presidente voleva lei e solo lei al G8, strabuzzarono gli occhi e prepararono i documenti necessari. Fu così che la Gagliardi Federica si trovò catapultata dalle bighe al Circo Massimo alle beghe internazionali. Ma fu una bella favola che finì lì. E il resto è cronaca.