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 2014  marzo 14 Venerdì calendario

PERISCOPIO


La Merkel ci ha detto: «Dovete smettere di spendere di più di quanto avete». Allora parlaci tu con il mio dentista. il Fatto.

Penso che sia la prima volta nella storia che si minaccia uno sciopero (vedi la Camusso) contro un governo che vuole mettere direttamente i soldi nella busta paga dei lavoratori. Matteo Renzi. la Stampa.

Ieri a Palazzo Chigi la conferenza stampa del premier Wanna Marchi. Jena. la Stampa.

D’Alema, ancora poco prima delle primarie, diceva: «Renzi mi pare un rivoluzionario che vuole prendere la Bastiglia con l’appoggio di re, baroni e baronesse». Jacopo Jacoboni. La Stampa.

Dopo il balletto sull’Imu, ora tocca al cuneo fiscale. Il Fisco non si può toccare più di una volta ogni cinque anni. Noi invece lo stiamo facendo ogni cinque giorni. Giacomo Vaciago, economista. La Stampa.

Chissà se madonna Laura Boldrini, papessa della Camera, ha letto di recente I promessi sposi e s’è dunque imbattuta in donna Prassede, bigottissima moglie di don Ferrante, convinta di rappresentare il bene sulla terra e dunque affaccendatissima a «raddrizzare i cervelli» del prossimo suo e anche le gambe ai cani, sempre naturalmente con le migliori intenzioni, di cui però, com’è noto, è lastricata la via dell’Inferno. Noi tenderemmo ad escluderlo, altrimenti si sarebbe specchiata in quel personaggio petulante e pestilenziale descritto con feroce ironia da Alessandro Manzoni, e avrebbe smesso di interpretarlo ogni giorno dal suo scranno, anzi piedistallo di terza carica dello Stato. Marco Travaglio. il Fatto.

Su mille parlamentari attuali, tutti nominati, al massimo una cinquantina sarebbero pronti ad andare subito al voto. Il resto, cioè la stragrande maggioranza, sa che questo può essere l’ultimo giro e non vuole andarsene. Valutazione di un anonimo deputato Pd. il Messaggero.

Lei sa chi usò per primo la parola Casta? Furono le Brigate Rosse in un volantino di rivendicazione. Ugo Sposetti, ex tesoriere del Pds. il Fatto.

ROTTAMAZIONE. Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa. Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente. Antonio Gramsci in Quaderni.

Il dibattito sul voto segreto in Parlamento oppose Benedetto Croce, che lo sosteneva, a don Sturzo, che invece si ispirava al modello americano. In ogni caso sia Togliatti, sia la grande maggioranza dei democristiani erano per la segretezza del voto. Non è detto che avessero ragione ma è sicuro che il Pd, imponendo a suo tempo il voto palese per la decadenza di Berlusconi, ha strappato una radice dalla sua storia. Lo ha fatto senza discuterne, semplicemente per paura di Grillo. Sono operazioni che in politica, alla lunga, si pagano. Sul breve periodo intanto si pagherà per aver voluto cambiare le regole a partita iniziata, che non è mai una bella cosa ma soprattutto toglie autorevolezza e credibilità quando si predica contro le irregolarità altrui. Massimo Bordin. Il Foglio.

Auspichiamo che la protesta riconosca, in tutto il Nord e, nello specifico, in Veneto, che il tumore da estirpare è lo Stato centrale. Uno Stato irriformabile, da cui ci si può affrancare solo attraverso il raggiungimento dell’indipendenza. Massimo Bitonci, padovano, senatore Leghista. la Stampa.

Se i partiti non si fanno carico delle sofferenze della gente, perdono le radici sociali e si sconnettono. Marco Almagisti, politologo all’Università di Padova. la Stampa.

Vladimir Putin è riuscito a imporsi laddove altri, con il suo stesso curriculum, verrebbero respinti ed emarginati, perché ha saputo rendere indispensabili sé e il paese a cui è a capo. Grazie agli errori e impazzimenti altrui, tanto grazie alle sue doti politiche machiavelliche, la Russia sta diventando, parafrasando quello che Madeleine Albright diceva degli Stati Uniti, la nazione indispensabile. Rodolfo Casadei. Tempi.

Matteo Renzi usa i forcini per mangiare gli spaghetti. Walter Leoni. Libero.

Patrick Moore, l’ecologista cofondatore di Greenpeace, considera la guerra agli ogm «il caso più eclatante di ecologismo fuorviato» che la storia ricordi. Per questo, più di tremila nel mondo (inclusi 20 Nobel) hanno sottoscritto una dichiarazione a sostegno degli ogm. Per questo la Fao, l’agenzia dell’Onu per il cibo, ha appena diffuso un documento in cui si auspica l’uso di ogm in Africa. Per questo Kenya, Uganda, Malawi, Mali, Zimbabwe, Nigeria e Ghana stanno conducendo ricerche per aprirsi agli ogm. Difficile convincere i paesi in via di sviluppo sulla necessità di tutelare il pecorino di fossa. Giulio Meotti, il Foglio.

Le mostre che faccio sono molto legate alla mia storia personale. Sono un modo per presentare me stesso attraverso i quadri. Ho il privilegio di poter dare voce ai miei sentimenti, convocando, senza che loro lo sappiano, i pittori più straordinari del passato. Marco Goldin, più grande organizzatore di mostre in Italia. Il Giornale.

Tradizionalmente, e non solo in Italia, i furti in appartamento avvenivano senza la presenza del proprietario. Sempre di più, oggi, accadono nonostante ci sia qualcuno in casa. C’è più spregiudicatezza. Marzio Barbagli, sociologo all’università di Bologna. la Repubblica.

Mercoledì mattina, un quarto alle sette. È buio, e piove appena. Il traffico è ancora calmo, ma già dalle autostrade si riversa il fiume in piena delle auto dei pendolari (coi fari accesi come occhi abbaglianti là, in colonna, ai caselli, truppe di un’armata di acciaio). Qui alla Bullona l’edicolante è già da ore al lavoro dietro ad alte pile di giornali. Dei bar, sono aperti quello all’angolo, e il cinese; e «caffè», «caffè», «caffè» invocano gli avventori assonnati al barista. L’auto ha sul parabrezza come uno strato di gelido vapore. L’asfalto dei viali luccica di pioggia, i grossi camion della nettezza urbana passano pachidermici, la luce gialla intermittente sul tetto. Si fermano, ingoiano montagne di rifiuti nella gran bocca da bestie carnivore e si rimettono in moto, umili e lenti. Mi piace a quest’ora alzare gli occhi alle facciate delle case e spiare come in pochi secondi due, tre, quattro finestre si illuminano; e immaginare, dentro, caffettiere che borbottano sui fornelli, e il profumo aspro del caffè che si allarga dalle cucine. Marina Corradi. Tempi.

Chi dice che tutti i ricchi vanno all’inferno non ha conosciuto certi poveri. Roberto Gervaso. il Messaggero.