Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 14 Venerdì calendario

«IL SESSO ORALE NON È PECCATO SE SI PENSA A GESÙ»


Che un uomo di Chiesa, un arcivescovo per giunta, sdogani il sesso orale, probabilmente fa tirare un sospiro di sollievo a tanti fedeli. Certo, a esortare le donne a praticare sesso orale al marito (non si capisce perché non valga anche il contrario), ricordando loro che non commettono peccato se quando lo fanno pensano a Gesù, è un prelato spagnolo non nuovo a forti provocazioni. Ma tant’è. Lui, l’arcivescovo di Granada, Francisco Javier Martínez, l’ha detto proprio chiaro: «Donna, pratica la fellatio a tuo marito ogni volta che te lo comanda. Ma quando lo fai, pensa a Gesù. Ricorda, non sei una pervertita». E giù un fiume di polemiche.
Il prelato, dicevamo, non è nuovo a uscite che suscitano clamore, come quando, il 20 dicembre 2009, durante un’omelia, ha paragonato la nuova legge sull’aborto, proposta dal governo spagnolo, ai crimini commessi da Hitler, dichiarando inoltre che «se la donna abortisce, il maschio può abusare di lei». E ancora: «La legislazione che liberalizza l’aborto favorisce la violenza contro le donne, così come tutte le misure che indeboliscono o eliminano il matrimonio, nella misura in cui tendono a far cadere tutta la responsabilità di un’eventuale gravidanza sulla donna, lasciata a se stessa, senza alcuna responsabilità da parte dell’uomo».
Martínez è stato anche il primo sacerdote a essere condannato dalla giustizia spagnola per intimidazioni nei confronti di un prete locale che voleva pubblicare un libro sulla cattedrale di Granada. L’arcivescovo è stato riconosciuto colpevole e ha dovuto pagare una multa di 3.750 euro.
Alessandra Mori