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 2014  marzo 09 Domenica calendario

ELOGIO DI PEREC

Lunedi 3 marzo cadevano 32 anni dalla morte di George Perec. E venerdì 7 marzo lo scrittore avrebbe compiuto 78 anni. Tra le sue opere ricordiamo La Vita, istruzioni per l’uso, del 1978, di cui Calvino disse nelle Lezioni americane che costituiva «l’ultimo avvenimento nella storia del romanzo». La Vita descrive un istante nella vita di un condominio di 100 stanze, distribuite 10 per piano su 10 piani, alla maniera di una scacchiera. L’edificio è abitato da 10 tipologie di personaggi (A, B, C, eccetera), che compiono 10 tipologie di azioni (1, 2, 3,
eccetera), in tutte le 100 possibili combinazioni (A1, A2, A3, eccetera). Ma la distribuzione di queste combinazioni nelle stanze non è quella banale della battaglia navale, in cui tutte le occorrenze di una lettera appaiono in un’unica riga, e tutte quelle di un numero in un’unica colonna. Bensì, la distribuzione non banale in cui ogni lettera e ogni numero occorrono una volta sola in ciascuna riga, e in ciascuna colonna. Questa condizione definisce i cosiddetti quadrati alfanumerici, che si possono costruire facilmente su scacchiere 3 per 3, 4 per 4 e 5 per 5. Nel Settecento Eulero provò a
costruirne su scacchiere 6 per 6, ma non riuscendoci pensò che la cosa fosse impossibile, e che rimanesse impossibile anche su scacchiere 10 per 10. Nel 1901 Gaston Tarry provò a mano tutti i casi possibili, e confermò che Eulero aveva ragione per il caso 6 per 6. Ma nel 1959 Ernst Parker trovò col calcolatore un quadrato alfanumerico 10 per 10, e dimostrò che Eulero aveva torto per il caso 10 per 10. E fu proprio sentendo del risultato di Parker, che a Perec venne l’idea per il suo romanzo a struttura matematica.