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 2014  marzo 13 Giovedì calendario

Boeing 777, volo MH370: può sparire un aereo così? - Sì, e le dimensioni non contano: qualunque aereo può sparire dagli schermi radar e dagli altri sistemi di rilevamento di posizione, rotta, velocità eccetera

Boeing 777, volo MH370: può sparire un aereo così? - Sì, e le dimensioni non contano: qualunque aereo può sparire dagli schermi radar e dagli altri sistemi di rilevamento di posizione, rotta, velocità eccetera. In volo, tutte le informazioni vengono registrate dai sistemi di bordo, tra i quali la scatola nera, ma per accedervi in caso di necessità - avarie, incidenti, dirottamenti, controlli - occorre che tali sistemi siano materialmente disponibili. Nel caso di un incidente vuol dire, per esempio, poter disporre della scatola nera (che registra i dati di navigazione e tutto ciò che viene detto nella cabina di pilotaggio) e dei computer dei sottosistemi di bordo. Del Boeing 777-200ER della Malaysia Airlines in volo da Kuala Lumpur a Pechino (volo MH370), scomparso dagli schermi radar l’8 marzo scorso da qualche parte in un braccio del mare della Cina (tra Malesia, Filippine e Vietnam), a tutt’oggi non è stata trovata traccia - se non una scia di carburante sull’acqua e un frammento in acqua ancora da recuperare e che potrebbe essere uno dei portelloni dell’aereo. Fino alla scomparsa del segnale, i sistemi di monitoraggio (radar civili e militari) stavano tracciando correttamente l’aereo, che seguiva una rotta di routine, come si può facilmente verificare dal sito FlightRadar24 (da cui si può monitorare la maggior parte dei voli commerciali in tutto il mondo). Un servizio di monitoraggio ufficiale e disponibile per tutti, via Internet, è FlightRadar24. È una mappa che mostra, istante per istante, la posizione e lo stato di quasi ogni aereo commerciale in volo (rotta, velocità, previsioni meteo, altitudine ecc.), con l’esclusione dei modelli più vecchi, privi delle adeguate tecnologie di localizzazione. Le tracce sulla mappa sono calcolate dai dati di volo rilevati da radar, transponder e ADS-B. Per quanto riguarda il volo in questione della Malaysia Airlines, l’indirizzo della pagina che punta direttamente sull’aeroporto di Kuala Lumpur (Malesia) è http://www.flightradar24.com/3.32,101.3/8. Da questa pagina, impostando la funzione playback (in alto nella barra a sinistra) all’8 marzo e alle 16:30, si può seguire la registrazione del tracciato del volo 370 dalla partenza all’improvvisa scomparsa. Radar e transponder (transmitter responder). Permettono di monitorare il volo all’interno di una fascia di altitudine che varia in funzione della tipologia del sistema, mentre al di fuori di questa fascia sono inefficaci. Sono poco efficaci anche quando il velivolo si trova a più di 300 chilometri di distanza dalla più vicina antenna, come accade per esempio in volo sull’oceano. ADS-B (automatic dependent surveillance-broadcast). Un altro sistema di tracciamento, che funziona in parallelo a radar e transponder. FlightRadar24 perde però il segnale ADS-B dei velivoli al di sotto dei 9.000 metri. Telefonini e smartphone: quando non aiutano La rete cellulare che fa da tramite per localizzare via GPS, con ottima approssimazione, la posizione di un telefono in tasca, non fornisce informazioni sul volo in questione. In parte per il divieto d’uso di apparecchi telefonici in volo, ma soprattutto perché in mare aperto è difficile che ci sia copertura di rete. E l’improvvisa interruzione delle comunicazioni radio fa pensare a un evento catastrofico e improvviso, ossia a uno scenario nel quale tutti gli apparati elettronici sono in acqua o distrutti. In queste condizioni le ricerche seguono uno schema semplice e obbligato: si divide un’area in piccoli settori e si distribuiscono i mezzi di ricerca (navi e aerei) settore per settore, allargando via via la zona di ricerca, che in prima battuta è condotta "a vista". Per capire quanto sia difficile l’operazione bisogna fare riferimento a un precedente, un volo di Air France scomparso in volo sull’Atlantico nel 2009: passarono cinque giorni prima che fosse avvistato il primo frammento d’aereo in acqua e ben due anni prima di localizzare la scatola nera.