Giuseppe Salvaggiulo, La Stampa 13/3/2014, 13 marzo 2014
“UNA MANO AL PREMIER” DAI CREATIVI EX BERSANIANI
Colori forti, immagini semplici (il carrello della spesa), giochi di parole (la svolta buona), uso antifrastico degli slogan da smontare (i compiti a casa). Non siamo al «diverso, estremista, sovversivo, pericoloso» della prima vittoria di Vendola in Puglia o al «metti-a-Cassano!», tornato peraltro di attualità calcistica, che lanciò la corsa a sindaco di Emiliano. Ma dieci anni dopo lo stile vale più di una firma: le slide che Renzi ha srotolato civettuolo sono targate Proforma. «Abbiamo dato una mano informale a Matteo», dicono i creativi baresi.
Il confronto con le slide di Letta (Impegno Italia 2014, 58 pagine, presentato in limine mortis giusto un mese fa) è impietoso. In una pagina di Enrico ci sono più parole che in tutto il documento di Matteo. In cui invece dilagano colori, aerogrammi, icone, messaggi. Rigorosamente pop.
In dieci anni Proforma ha curato molte campagne per candidati di centrosinistra. Mai a destra, con uno sconfinamento centrista per Monti un anno fa. Bersani li ingaggiò per le vittoriose primarie 2009 («Un senso a questa storia») ma non per l’insensata campagna delle politiche 2013. Emiliano ha facilitato l’incontro con Renzi.
Al direttore Giovanni Sasso resta un cruccio. «Per me che odio i refusi anche nei post su facebook, aver scritto leggge con tre “g” è una ferita che non si rimarginerà facilmente». La prossima svolta di Renzi sarà ortografica.