Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 13 Giovedì calendario

ALL’UDINESE LO SCUDETTO DEI BILANCI


L’Udinese Calcio dà il via all’operazione stadio di proprietà e archivia un bilancio con un utile netto di 32,27 milioni di euro, probabilmente l’utile più alto mai realizzato da una squadra di calcio in Italia.
Il profitto deriva essenzialmente dalle plusvalenze per la cessione di calciatori. Nell’esercizio terminato il 30 giugno 2013 il club della famiglia Pozzo, classificatosi quinto in serie A, ha realizzato plusvalenze per 87,2 milioni e minusvalenze per 16 milioni, con un saldo netto positivo di 71,1 milioni, più elevato di quello già robusto del 2012, pari a 54,28 milioni.
Le operazioni più fruttuose, secondo i dati comunicati dalla società (il bilancio non contiene l’elenco delle compravendite e dei relativi effetti economici), sono state la cessione di Samir Handanovic all’Inter per 19,4 milioni (18,9 milioni di plusvalenza), la doppia vendita alla Juventus di Kwadwo Asamoah per circa 18 milioni (17,5 di plusvalenza) e Mauricio Isla per 18,8 milioni (18 di plusvalenza), la cessione di Juan Cuadrado alla Fiorentina per 11 milioni (10,5 di plusvalenza).
I due giocatori trasferiti alla Juventus in origine erano in comproprietà. Quella di Asamoah è stata risolta in favore dell’Udinese il 18 giugno 2013 con la conferma del prezzo originario, quella di Isla è stata rinnovata nella stagione in corso. Anche Cuadrado è in compartecipazione con la Fiorentina.
A parte la gestione straordinaria, anche la gestione caratteristica mostra un miglioramento dei risultati. I ricavi, misurati con il valore della produzione, sono aumentati da 59,4 a 66,3 milioni (+11,5%). Il contributo più importante viene dai diritti televisivi, saliti da 35,8 a 38,47 milioni. Gli incassi da biglietti e abbonamenti allo stadio sono diminuiti da 5 a 3,97 milioni.
I costi per il personale sono diminuiti da 34 a 32,1 milioni, l’incidenza sul valore della produzione è del 48,4 per cento. Gli ammortamenti totali sono saliti da 20,27 a 27,1 milioni. Il patrimonio netto è aumentato da 49,43 a 67,8 milioni, tutto l’utile di esercizio è stato accantonato a riserva.
Meno positivo è l’aumento dei debiti complessivi (da 82,2 a 137,2 milioni), che hanno superato i crediti totali, aumentati da 87 a 123,5 milioni. Sono diminuiti i debiti con le banche, da 6,2 a 3,39 milioni, ma c’è stato un «significativo aumento» dei debiti per factoring, da 21,4 milioni a 35,7 milioni (22,66 milioni verso Unicredit e 13 milioni verso Mps). La liquidità si è ridotta da 10 a 2,4 milioni.
La società è impegnata nella realizzazione dello stadio di proprietà da cui si attende importanti benefici, terzo club in Italia dopo Fc Juventus e Us Sassuolo. È stato acquisito dal Comune il diritto di superficie sull’area dello stadio Friuli per 99 anni, al prezzo di 4,55 milioni che verrà pagato in quote costanti in 99 anni. Il club si è impegnato con il Comune a fare lavori di ristrutturazione dello stadio per 21,5 milioni. Già eseguiti lavori per 1,7 milioni, tra cui lo spostamento del campo di gioco più vicino alla tribuna centrale.
È in corso la gara da 23 milioni per il rifacimento di tre lati dello stadio. Domani verranno aperte le buste con le offerte. In corsa quattro imprese: De Eccher, Cmb, Ccc, Carron. È previsto che il nuovo stadio venga completato entro il 31 luglio 2015. Segno che per fare uno stadio di proprietà, se un club ha progetti validi ed è disposto a investire, non c’è bisogno di discutibili leggi sugli stadi che regalino eccessivi aumenti di cubature, con il rischio di dare il via a speculazioni immobiliari.