Nicola Porro, Il Giornale 13/3/2014, 13 marzo 2014
RICETTA DI DESTRA APPLICATA A SINISTRA
Altro che Goldrake, questo è Ufo Robot: «Si trasforma in un razzo missile/ coi circuiti di mille valvole/ fra le stelle sprinta e va». Renzi in un paio di settimane riesce a ridurre le imposte per 11 miliardi netti: tre volte quanto hanno provato a fare, senza riuscirci, i suoi predecessori sull’Imu.Che poi è rimasta sotto mentite spoglie. Come la mettiamo? O il precedente esecutivo aveva il prosciutto sugli occhi, o gli uomini di Renzi sono dei fenomeni allevati alla scuola di Milton Friedman. Speriamo che non valga l’opzione tre: si tratta solo di un annuncio a cui non seguiranno i fatti. Nelle prossime settimane capiremo infatti nel dettaglio cosa ci ha raccontato ieri Matteo Renzi. E nei dettagli, quando si parla di fisco, ci può essere la sostanza. Per ora possiamo dire che il governo ha ridotto le pretese del Leviatano per circa 12,5 miliardi e le ha aumentate per 1,5: dunque con un saldo di cui parlavamo pari a 11. Chiunque ritenga che lo Stato sia il problema e il privato la soluzione dovrebbe dunque brindare. Il conto è infatti presto fatto. La riduzione fiscale sui lavoratori dipendenti è di dieci miliardi su base annua (dunque per quest’anno circa 6,6 miliardi). A cui si sommano 2,5 miliardi di euro in taglio Irap, di cui però ancora non si conoscono i dettagli applicativi.
Parliamo semplice. Renzi ieri ha utilizzato una delle bandiere storiche delle destra: la riduzione fiscale come strumento principe di politica economica. E, come avvenne per le prime ricette liberiste, considera il tema delle coperture finanziarie apparentemente importante ma sostanzialmente marginale. Meno tasse generano più sviluppo e dunque non c’è motivo etico per ostacolarle. E, sottovoce, si sostiene che tecnicamente si autofinanzino. Se serve si utilizzino pure quei decimali di deficit in più che il nostro avanzo primario ci consente. Vabbé, lasciamo il dibattito agli appassionati. Ma attenzione: se la ricetta è di destra (perdonate la semplificazione ottocentesca) gli ingredienti sono di sinistra. Mica scemo Ufo Robot.
Lo sconto fiscale, quello che conta, si applicherà su dieci milioni di dipendenti pubblici e privati con un reddito annuo fino a 25mila euro. Non sono i poveri, che un reddito non lo hanno. Non sono i pensionati. Non sono i lavoratori autonomi, professionisti o partite Iva. Tecnicamente, infatti, non si dovrebbero toccare le aliquote Irpef, ma le detrazioni. E non sono ovviamente i redditi superiori a 1.500 euro al mese, più o meno coincidenti con la nostra classe media. Mettiamola brutale. Renzi pensa alla maestra elementare, ma non al suo idraulico.Il governo si occupa dell’impiegata delle poste e non della sua estetista. Insomma, becca in pieno la sua constituency elettorale.
Aiuta, ma sarà importante vedere il dettaglio tecnico, le imprese private con il taglio dell’Irap. Una sforbiciata del 10 per cento dovrebbe valere 2,5 miliardi. La Cgia ha calcolato un vantaggio fiscale per impresa di poco meno di 800 euro l’anno. Meglio di nulla. Ma non ha alcun valore in termini di aspettative. Anzi. È del tutto chiaro che gli sconti fiscali per questo governo dovranno agire prima sulla domanda ( stimolare i consumi) e poi eventualmente sull’offerta ( stimolare la competitività delle imprese). Alla domanda ben posta dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e cioè è meglio dare ottanta euro in più in busta paga o creare nuovi posto di lavoro, Renzi ha acceso la luce numero uno. A ciò si aggiunga una balla grande come una casa. E cioè che il finanziamento di questo sgravio fiscale avverrà grazie all’aumento delle imposte sulle rendite finanziarie di sei punti percentuali. Come avvenne per la Tobin tax, quello che pensano a Palazzo Chigi in termini di finanza, non è ciò che avviene nelle sale operative. Gli investitori scappano o vanno su classi di investimento meno tassate (i titoli di Stato). E poi qualcuno ci dovrebbe spiegare ( basterebbe un contabile, non certo il ragioniere generale dello Stato) come sia possibile che un aumento di sei punti generi più cassa di quanto abbia fatto il recente incremento di 7,5 punti. Misteri del renzismo. Infine, non confondiamoci con i vasi fintamente comunicanti. A pagare sulle rendite finanziarie (una cifra inferiore a quella prevista) sarà quella classe media che non becca un euro da questa manovra e che rischia di scivolare verso la fascia protetta dal renzismo (25mila euro).
Per farla breve. Ufo Robot ha scippato alla destra la sua forza e l’ha usata per sedurre il suo popolo. Se l’operazione gli riesce fino in fondo «fra le stelle sprinta e va».