Gabriele Parpiglia, Chi 12/3/2014, 12 marzo 2014
ELENOIRE CASALEGNO – IL 18 LUGLIO MI SPOSO CON SEBASTIANO
Prologo: Sebastiano i chiama così perché i suoi genitori amavano Johann Sebastian Bach, uno dei più grandi geni della storia della musica. Elenoire, invece, adora i Ramones, storico gruppo punk rock statunitense. Nonostante questo, Sebastiano ed Elenoire il prossimo 18 luglio, sul Lago di Como, diventeranno marito e moglie.
«In realtà è come se stessimo insieme da sedici anni», confessa Elenoire Casalegno. «Io e lui ci siamo sfiorati. Forse lo sapevamo che sarebbe finita così, forse avevamo paura di dircelo in faccia. A volte la nostra natura è vigliacca, soprattutto quando annusa il bene: scatta la paura. Quando nella vita hai sofferto e poi percepisci qualcosa di bello, scappi. E te la dai a gambe perché non lo vuoi sapere se è davvero bello. Preferisci pensare che potrebbe essere fantastico, ma che potrebbe svanire. La paura rende fragili e a volte succede che non sappiamo cogliere l’attimo. Noi, invece, ce l’abbiamo fatta a non perderci e così, un giorno, mentre eravamo seduti sul divano di casa...». Così Elenoire Casalegno svela in esclusiva a “Chi” il suo grande segreto: dopo un anno d’amore ufficiale e sedici di passione non dichiarata, la showgirl e Sebastiano Lombardi (direttore marketing News Mediaset) tra pochi mesi si giureranno amore eterno. Lo annunciano insieme con una “complice”, Swami, la figlia che Ele ha avuto dalla precedente relazione con Ringo.
Domanda. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando frequentava Vittorio Sgarbi.
Risposta. «Direi che i ponti si sono prosciugati. Ero giovane, ma non rinnego nulla della mia vita. E mi creda, rifarei gli stessi errori, altrimenti non sarei arrivata oggi qui a raccontarle il mio matrimonio, quindi un momento di felicità, di sole, di vita».
D. Andiamo con ordine. Che cosa è rimasto della Casalegno che amava il rapper J-Ax?
R. «Ero giovane. Una bella storia, ci siamo divertiti. Come mi sono divertita con Francesco (Facchinetti, ndr). Le risparmio tutto l’elenco, grazie. Dicendo che non mi pento di nulla e che rifarei tutto, azzero in partenza le sue domande».
D. Mi dica, però, con chi è andata vicina al “sì”?
R. «Non è elegante fare nomi, ma un mio ex me lo aveva chiesto. Sapevo che non era il momento giusto. Ho mollato il colpo. Sentivo quella vocina che mi diceva di non farlo. Avevo ragione».
D. Azzardo il nome: Omar Pedrini.
R. «Lo ha detto lei. Comunque, vuole che parli di Omar? E va bene. Non l’ho fatto per tanto tempo, ma se devo tirare una linea, lo faccio. Non ho scheletri nell’armadio e se ci sono, non sono i miei. Omar e io ci siamo fatti del male, ci siamo consumati e trascinati per lungo tempo. Sapevamo che era sbagliato stare insieme, che era finita, che non eravamo destinati. Trascini, trascini, e non fai altro che alimentare il peggio che c’è dentro di te. Ormai avevamo rubato tutti i nostri sorrisi. A mano a mano il dolce ricordo di noi era sbiadito dal tempo. Ci siamo detti addio. Lo abbiamo fatto senza rispettarci, in modo brusco. Ma la vita è anche questo».
D. Poi l’amore è tornato. Chi è Sebastiano?
R. «Quando ci siamo incontrati la prima volta eravamo entrambi ragazzini. Lavoravo a Pressing con Raimondo Vianello. C’era questo giovanotto, stagista a Mediaset. Tutte le volte che ci vedevamo, iniziavamo a parlare. Una chiacchierata speciale, mai banale. Per sedici anni è andata avanti così. Io ero a Mediaset per condurre un programma o come ospite. Prima di iniziare o lo trovavo già lì pronto per un caffè veloce o lo chiamavo. Solo parole tra due amici o forse due codardi che non avevano il coraggio di dirsi in faccia “Ti amo, come la mettiamo?”. Fino a quando un giorno, a Matrix...».
D. Che cosa è successo?
R. «Ero ospite del programma e si viaggiava con due ore di ritardo. Lui era lì con me: “Ora mi fai compagnia”, gli ho detto. Una lunghissima chiacchierata, decisiva, come non avevamo mai fatto. Quel giorno, un anno e qualche mese fa, è nata la nostra storia. Sotto gli occhi di colui che sarà il mio “paggetto”, il giornalista Mediaset Paolo Liguori, è un nostro grande amico, il primo che ha visto nascere la nostra storia e porterà lui le fedi».
D. Come le ha chiesto la mano Sebastiano?
R. «In modo surreale. Eravamo sul divano di casa mia, dove conviviamo, mi guarda e mi dice: “Bionda, mi vuoi sposare?”. E io: “Certo, ma devi andare da mio padre e chiedergli la mano di sua figlia. Ci tengo tantissimo”. Pochi giorni dopo Seba si è presentato da mio padre e ha dichiarato il suo amore per me. Le poche parole di mio papa sono bastate per capire che la scelta era quella giusta».
D. Ha già deciso il wedding planner per le nozze?
R. «Sì. Ce n’è una bravissima, si chiama Elenoire Casalegno. Capisco le mode e le tendenze e rispetto questa figura professionale, ma che gusto c’è a farsi organizzare il giorno più importante della tua vita da una terza persona? Penso a tutto io. Dalla location sul Lago di Como, che per ora vorrei restasse top secret come il nome del nostro parroco, alle bomboniere che saranno molto minimal, al menu (rigorosamente italiano e senza pasticciare), alla scelta musicale. Sono anche un’esperta di vini e, anche in questo caso, faccio io. Pensino l’abito sarà sartoriale, rigorosamente bianco con sfumature di pizzo, ma disegnato da me. Mi piacerebbe entrare scalza, segno di libertà. Insomma, voglio la supervisione di tutto. È il mio matrimonio!».
D. Non può negare che sarà anche un evento mediatico.
R. «Certo. Ci sarà un fotografo: dovrà cogliere gli attimi giusti. Nella mia testa ci saranno solo il sorriso di mia figlia, di Seba, dei miei genitori, e il viso di mia nonna Erminia, la persona più importante della mia vita, che purtroppo oggi non c’è più, e che cercherò tra gli invitati, per tutto il tempo».
D. I suoi testimoni di nozze?
R. «Due mie grandi amiche: Fernanda e Greta. Per Sebastiano i suoi cari amici Ugo e Alessandro, detto “il Brusa”. Non so come si vestirà lui. Non vuole dirmelo, perché sa che se non fossi d’accordo, scatenerei il caos».
D. Che cosa pensa sua figlia?
R. «Mia figlia ha quattordici anni, ma di testa direi una trentina. Con Sebastiano vanno d’accordo, si parlano da amici. E poi lei ha un padre fantastico che è Ringo. Non siamo mai andati da un avvocato».
D. E se il suo prete andasse in Tv a svelare il suo matrimonio?
R. «Nessun problema. Io non temo nulla».
D. Ha pensato di invitare i suoi ex al matrimonio?
R. «Ci sarà Ringo, che non è un ex, ma un fratello maggiore».
D. Lei oggi è felice?
R. «Sì. Lo sono. Mi sento amata e amo. Mi dispiace solo che mia nonna non abbia potuto conoscere Sebastiano. Lei era tutto per me. Ma so che in qualche modo le famiglie si ritroveranno e io brinderò anche con lei. Sì, sono felice. Grazie nonna, grazie ai miei genitori Gianluigi e Giuliana, grazie Swami, grazie Sebastiano. Grazie vita».